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FUTURES ANCORA GIU’, PESANTI I TECNOLOGICI

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Si profila una seduta negativa a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz’ora all’inizio delle contrattazioni scambiano in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina), appesantiti dal nuovo calo dei titoli tecnologici, conseguenza in particolare dei conti deludenti di Dell.

Sebbene il calendario delle trimestrali non sia stato particolarmente ricco di appuntamenti, i risultati sono nel complesso stati negativi. I titoli Dell fanno un tonfo del 6% dopo che la societa’ informatica ha annunciato di aver chiuso il trimestre con una contrazione dei profitti del 54%. Sui conti ha gravato la bassa proprensione delle aziende ad acquistare computer.

Anche per Sony si profila una seduta all’insegna delle vendite: i titoli sono scivolati sui minimi di quattro mesi dopo che la strategia aziendale della societa’ giapponese non ha lasciato gli investitori particolarmente entusiasti.

Operatori che terranno sotto osservazione anche le notizie riguardanti GE e Comcast, dopo che nell’edizione odierna del Financial Times si legge che $1 miliardo divide ancora GE e Vivendi per quanto riguarda la stima della valutazione della quota di Vivendi in NBC Universal. La cessione della quota di Vivendi in NBCU e’ una componente fondamentale se Comcast vorra’ portare a termine l’acquisto della quota di controllo del 51% di NBCU, la societa’ madre dell’emittente CNBC.

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Il costruttore di case D.R. Horton intanto scivola di oltre il 2% dopo aver riportato conti fiscali inferiori alle stime e pari ad un rosso di $231.9 milioni. Il presidente Donald Horton ha reso noto che le condizioni del mercato sono ancora difficili.

Da parte sua la societa’ di abbigliamento e di prodotti per la cura del corpo The Gap ha annunciato un progresso del 25% degli utili, citando come fattori positivi le iniziative sul fronte delle scorte e la crescita della domanda per i prodotti della divisione Old Navy.

Nel frattempo le azioni della componente del Dow Procter & Gamble scivolano di circa l’1% dopo che la societa’ ha annunciato all’emittente televisiva Usa CNBC l’intenzione di lanciare un programma di acquisto di titoli propri del valore di poco meno di $8 miliardi.

Sul mercato diminuisce sempre piu’ la propensione verso il rischio e i Treasury continuano ad avanzare schiacciando i rendimenti sul due anni in prossimita’ dello zero. L’ultima volta che era successo, a parte dicembre dell’anno scorso, era il 1929. Quest’oggi il rendimento sul titolo a due anni cede 3 punti base a quota 0.68%, mentre quello sul decennale lascia sul campo due punti base a 3.32%.

“E’ incredibile vedere rendimenti cosi’ bassi, arrivati a questo punto della ripresa economica. Mostra quanto siamo fragili senza l’appoggio degli interventi straordinari in ambito fiscale e monetario”, ha osservato Jim Reid, strategist di Deutsche Bank.

Intanto il dollaro guadagna ancora terreno, mettendo pressione sull’azionario, mentre i futures sull’oro rallentano e i contratti sul petrolio scivolano sotto quota $77 il barile. Non sono piaciute le parole del presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, il quale ha precisato che l’istituto rimuovera’ alcuni dei fondi straordinari forniti dalla banca centrale non appena la situazione iniziera’ a normalizzarsi, in modo da garantiare che la BCE non alimenti l’inflazione.

“Non tutte le misure saranno necessarie con la stessa intensita’ in cui lo state nel passato”, ha detto Trichet nel corso di una conferenza svoltasi a Francoforte, aggiungendo che qualsiasi iniziativa che non sia standard e il cui mantenimento provochi una minaccia alla stabilita’ dei prezzi deve essere cancellata prontamente e inequivocabilmente”.

Sugli altri mercati, sull’energetico cede terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre arretrano di $1.03 a quota $76.43 al barile. Sul valutario avanza il dollaro, con l’euro che si indebolisce nei confronti del biglietto verde a $1.4828. Salgono i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre lasciano sul campo $8.50 a quota $1133.40 l’oncia. In progressivo rialzo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.3200% dal 3.3490% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 9.50 punti (-0.87%) a quota 1084.80.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in flessione di 12.50 punti (-0.71%) a quota 1757.75.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 77 punti (-0.75%) a 10250.00 punti.