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FUTURE POSIZIONATI PER APERTURA IN LIEVE CALO

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Pubblichiamo le indicazioni relative alla fase di pre-apertura dei mercati azionari statunitensi.
































Indici e future 13 Agosto 2002
Indici Closing cash Settlement price Fair Value premium
S&P500 903,80 902,50 +1,30
DJIA 8.688,89 8.670,00 +10,40
Nasdaq100 938,98 943,50 -2,70
Fonte dati: Ufficio Studi
WallStreetItalia

Alle 09.15 E.T. i future con scadenza settembre sugli indici americani sono negativi e sotto il Fair Value. Il contratto sul Dow Jones segna -55,00 punti, quello sull’S&P 500 -6,00 e quello sul Nasdaq 100 -6,50.

Gli altri indicatori

  • Il benchmark a 10 anni segna prezzi in rialzo e rendimenti in ribasso a 4,16%. Sul mercato dei titoli di Stato continua il rally della parte lunga della curva dei rendimenti.
  • Il cambio euro dollaro segna $0,9776, in lieve rialzo rispetto a ieri.
  • L’oro viene scambiato a Londra a $316,00 l’oncia, in rialzo di $0,20 rispetto alla chiusura di ieri.
  • Il benchmark sul crude oil segna $27,09, in lieve ribasso (-$0,07) dopo il forte rialzo di ieri.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUGLI INDICI






































Indici e future 13 Agosto
2002
Seduta di Borsa Dow Jones Nasdaq Comp. S&P 500
Mercoledi’ 7 agosto 8.456,15 (+2,20%) 1.280,90 (+1,70%) 876,77 (+2,00%)
Giovedi’ 8 agosto 8.712,02 (+3,03%) 1.316,56 (+2,78%) 905,46 (+3,27%)
Venerdi’ 9 agosto 8.745,45 (+0,38%) 1.306,12 (-0,79%) 908,64 (+035%)
Lunedi’ 12 agosto 8.688,89 (-0,65%) 1.306,84 (+0,06%) 903,80 (-053%)
Fonte dati: Ufficio Studi
WallStreetItalia

Di nuova una seduta cominciata male e finita in recupero quella di ieri. I volumi sono stati particolarmente deboli. Almeno per il momento non sembra che gli indici abbiano la forza sufficiente per una forte correzione dopo i guadagni della settimana scorsa.

Fondamentale diventa monitorare attentamente la volatilita’. In particolare quella del Nasdaq e’ in netto calo e qualche hedge fund potrebbe essere costretto a cambiare strategia molto presto.

I TEMI DELLA GIORNATA

Sul fronte macroeconomico l’evento della giornata e’ senz’altro la decisione attesa del FOMC (il braccio operativo della Fed) sul costo del denaro alle 14.00 E.T..

Prima della decisione della Fed alle 08.30 E.T. sono stati comunicati i dati sulle vendite al dettaglio per il mese di luglio. Le attese erano di una crescita del 1,2% (+1,00% secondo la Dow Jones) contro il precedente +1,1%. Il dato depurato della componente auto (considerata la piu’ volatile e quindi meno affidabile) era atteso a +0,3% contro il precedente +0,4%.

Insieme ai dati sui consumi e sul reddito personale, quello sulle vendite al dettaglio e’ un dato fondamentale per un’economia come quella americana dove i consumi contano per i 2/3 del PIL. La Fed non potra’ non tenerne conto nella sua decisione del pomeriggio.

I livelli attuali dei Fed funds sono al 1,75%, I piu’ bassi da 41 anni a questa parte. Gli ultimi dati pubblicati hanno spinto molti analisti a pronosticare una recessione a doppio minimo e quindi a ritenere indispensabile un ulteriore intervento da parte della Banca Centrale americana.

Dall’altra parte si sottolinea l’impatto psicologico che un taglio potrebbe avere su dei mercati cosi’ nervosi. Un taglio sarebbe una mossa inattesa. Difficile sostenere che il ruolo della Fed in questo momento possa essere quello di fare sorprese al mercato. Inoltre una mossa del genere lascerebbe una freccia in meno a disposizione della Banca Centrale americana per momenti di maggiore bisogno.

Negli ultimi giorni la sensazione di una possibile mossa al ribasso sul costo del denaro da parte della Fed si’ molto smorzata. Solo Morgan Stanley e’ rimasta convinta di questa possiblita’. I future sui Fed funds di ieri scontavano solo un 30% di probabilita’ di un taglio alla riunione di oggi.

Attenzione infine al petrolio. Nelle ultime ore del pomeriggio di lunedi’ si e’ assistito ad un forte rialzo del future per consegna a settembre del light crude. Secondo voci di mercato le quotazioni starebbero cominciando a prezzare la possibilita’ di una guerra Usa-Iraq come sempre piu’ probabile.

Sul fronte interno va invece ricordato che domani e’ l’ultimo giorno disponibile per i CEO e i direttori finanziari delle societa’ per firmare la perizia giurata sui conti delle loro societa’.

I TITOLI DA TENERE D’OCCHIO

Dopo la notizia della richiesta di chapter 11 da parte di Us Ariways (U – Nyse) questa mattina arrivano le notizie della prima tranche di prestiti federali approvati per $75 milioni per continuare l’attivita’ strettamente operativa. Ulteriori $175 milioni potrebbero essere approvati dopo il 26 settembre quando l’azienda discutera’ il piano di risanamento con il tribunale fallimentare.

Intanto arrivano notizie che American Airlines (AMR – Nyse) tagliera’ 7.000 posti di lavoro nel tentativo di riportare i bilanci alla profittabilita’. Da monitorare quindi cosa succedera’ sul resto del comparto. Attenzione quindi al Dow Jones Transportation Index (26099605 – Nyse).

Ecco gli altri titoli da controllare con attenzione durante la giornata.

Settore Retail, sono attesi riportare gli utili trimestrali i seguenti titoli:

  • Wal Mart (WMT – Nyse)
  • JC Penny (JCP – Nyse)
  • Tiffany & Co (TIF – Nyse)
  • TJX Cos (TJX – Nyse)
  • Abercrombie (ANF – Nyse)
  • Office Max (OMX – Nyse)
  • Payless Shoe (PSS – Nyse)

Al Nasdaq sono invece attesi i risultati di:

  • Imclone (IMCL – Nasdaq)
  • Applied Materials (AMAT – Nasdaq)
  • Network Appliance (NTAP – Nasdaq)

Nel Pre-mercato si stanno facendo notare:

  • General Elettric (GE – Nyse)
  • Pharmacia (PHA – Nyse)
  • QQQ (QQQ – Nasdaq): quest’ultimo e’ l’ETF che duplica la performance del Nasdaq100.
  • Intel (INTC – Nasdaq)
  • Andrx Group (ADRX – Nasdaq)
  • Veritas (VRTS – Nasdaq)

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(ARTICOLO IN FASE DI SCRITTURA)