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FUTURE PIGRI, INCAPACI DI RISALIRE

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AVVISO AI LETTORI:
Da oggi iL servizio PREBORSA viene sospeso fino a nuova comunicazione. Le notizie contenute in questo report saranno riportate in altre sezioni di INSIDER.

Pubblichiamo le indicazioni relative alla fase di pre-apertura dei mercati azionari statunitensi.
































Indici e future 01 Novembre 2002
Indici Closing cash Settlement price Fair Value premium
DJIA 8.397,03 8.350,00 +33,00
S&P500 885,76 885,40 0,00
Nasdaq100 989,54 991,50 +0,35
Fonte dati: Ufficio Studi
WallStreetItalia

Alle 9:15 E.T. i future sono negativi e sotto al Fair value.

  • Il future sul Dow Jones segna -21,00 punti .
  • Il future sull’S&P 500 segna -6,20 punti.
  • Il future sul Nasdaq100 segna -10,50 punti.

Gli altri indicatori

  • Il Treasury a 10 anni segna prezzi in rialzo e rendimenti a 3,93%.
  • Il cambio euro dollaro quota $0,9943.
  • L’oro viene scambiato a $320,10 l’oncia (+1,70).
  • Il benchmark sul crude oil segna $27,43 (+0,21).

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUGLI INDICI


















































Indici 01 Novembre
2002
Seduta di Borsa Dow Jones S&P 500 Nasdaq Comp.
Giovedi’ 24 ottobre 8.317,34 (-2,08%) 882,50 (-1,52%) 1.298,71 (-1,63%)
Venerdi’ 25 ottobre 8.443,99 (+1,50%) 897,65 (+1,72%) 1.331,13 (+2,50%)
Lunedi’ 28 ottobre 8.368,04 (-0,90%) 890,23 (-0,83%) 1.315,87 (-1,15%)
Martedi’ 29 ottobre 8.368,94 (+0,01%) 882,15 (-0,91%) 1.300,54 (-1,16%)
Mercoledi’ 30 ottobre 8.427,41 (+0,70%) 890,71 (+0,97%) 1.326,73 (+2,01%)
Giovedi’ 31 ottobre 8.397,03 (-0,36%) 885,76 (-0,56%) 1.329,74 (+0,23%)
Fonte dati: Ufficio Studi
WallStreetItalia

I listini archiviano il mese di ottobre con una performance da ricordare. I rialzi sul mercato azionario non sono comunque accompagnati da dati macroeconomici altrettanto confortanti. Tra le spiegazioni possibili, quella secondo la quale i mercati finanziari ancora una volta hanno mostrato di fare correttamente il loro dovere quando hanno anticipato questa fase con i forti ribassi dei mesi scorsi. Al momento quindi gli indici azionari vedrebbero una ripresa che ancora non e’ giustificata da nessun altro segnale.

Davvero difficile dare credito ad un’ipotesi del genere e riprendere ad investire dopo due anni di ribasso quasi ininterrotto. A contribuire al rialzo del mese di ottobre e’ comunque stato anche l’effetto di un riposizionamento dei Fondi di investimento in vista della chiusura dell’anno fiscale e una certa prudenza degli short, che comunque si sono tolti piu’ di una soddisfazione negli ultimi mesi.

Il Dow Jones rimane ancora una volta in fase laterale, all’interno della fascia compresa tra 8.275 e 8.581 punti. Considerando che quella di oggi sara’ una giornata caratterizzata da dati che probabilmente tenderanno a deprimere il mercato, la probabilita’ che l’indice rompa al ribasso quota 8.275 e’ piuttosto elevata. Ad ostacolare la discesa il Dow Jones incontrerebbe un ostacolo a quota 8.205 prima di dirigersi verso il supporto a 8.030-8.000 punti.

Piu’ incoraggiante la situazione del Nasdaq che rimane inserito all’interno di un canale rialzista. Fino a quando l’indice si mantiene al di sopra della media a 100 giorni, l’impostazione rimane moderatamente positiva. Per la giornata odierna da monitorare quota 1.315-1.314 al di sotto della quale l’indice potrebbe perdere terreno fino alla soglia psicologica dei 1.300 punti. Il supporto indicato nei giorni scorsi a quota 1.281 non dovrebbe comunque essere avvicinato se non in caso di notizie oltremodo negative sul fronte macroeconomico.

I TEMI DELLA GIORNATA

Sul fronte macroeconomico si apre una giornata fitta di appuntamenti. Dai dati di oggi gli analisti si aspettano di avere un quadro piu’ chiaro sulle possibilita’ di un taglio al costo del denaro alla prossima riunione del 6 novembre da parte della FED. Ieri i mercati attraverso la quotazione dei future sui Fed Funds davano all’87% la possibilita’ di un taglio di 25 punti base.

Alle 08.30 E.T. il Dipartimento del Lavoro ha pubblicato il rapporto sull’occupazione relativo al mese di ottobre. Si tratta di uno dei dati maggiormente seguiti dalla Banca Centrale americana che ha tra i suoi obiettivi la piena occupazione in un sitema economico che segua uno sviluppo sostenibile. Dal rapporto sono emersi 4 elementi:

  • Paghe del settore non agricolo: il dato e’ diminuito di 5.000 unita’, contro le attese di una variazione nulla.
  • Tasso di disoccupazione: Il dato e’ aumentato al 5,7% dal 5,6% di settembre, leggermente inferiore allo 0,8% previsto dagli analisti.
  • Paghe orarie: il dato e’ aumentato dello 0,3%, in linea con le attese degli analisti.
  • Settimana lavorativa media: il dato si e’ attestato a 34,1 ore, sostanzialmente in linea con le 34,2 attese.

Sempre alle 08.30 E.T. il Dipartimento del Commercio ha comunicato i dati sul reddito e il consumo del mese di settembre. Il consumo e’ calato dello 0,4%, in misura maggiore rispetto allo 0,1% previsto dagli analisti. Per il reddito personale c’e’ stata invece una crescita dello 0,4%, leggermente inferiore allo 0,5% atteso. Considerato il ritardo rispetto alla situazione attuale con cui viene rilasciato questo report, l’influenza sul mercato dell’annuncio e’ piuttosto scarsa.

Alle 10.00 E.T. l’Associazione Nazionale dei Direttori degli Acquisti rendera’ noti i dati relativi all’indice ISM (settore manifatturiero) per il mese di ottobre. Anche in questo caso si tratta di un valore che ha una forte influenza sul mercato, nonostante rifletta una situazione passata piuttosto che una visione prospettica. Le attese sono per un dato in calo a 48,9 rispetto ai 49,5 della rilevazione precedente. Considerato che il dato relativo all’area di Chicago reso noto ieri e’ stato al di sotto delle aspettative, le probabilita’ che anche questo annuncio deluda il mercato sono notevoli.

Infine alle 10.00 E.T. il Dipartimento del Commercio rendera’ noti i dati relativi alla spesa per le costruzioni per il mese di settembre. Le attese sono per una crescita dello 0,1% dopo il calo dello 0,4% segnato nel mese di agosto. Anche in questo caso vale il discorso fatto per il reddito e le spese personali, il ritardo con cui viene fatto l’annuncio rispetto al periodo a cui si riferisce, rende il mercato scarsamente reattivo al dato.