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FUTURE IN FORTE RIALZO DOPO I DATI MACROECONOMICI

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Pubblichiamo le indicazioni relative alla fase di pre-apertura dei mercati azionari statunitensi.
































Indici e future 04 Ottobre 2002
Indici Closing cash Settlement price Fair Value premium
S&P500 818,95 820,50 -1,80
DJIA 7.717,19 7.708,00 -9,30
Nasdaq100 833,21 836,50 -0,20
Fonte dati: Ufficio Studi
WallStreetItalia

Alle 9:25 E.T. i future quotano sopra il Fair value.

  • Il future sul Dow Jones segna +62.
  • Il future sull’S&P 500 segna +6,80 punti.
  • Il future sul Nasdaq100 segna +12,50.

Gli altri indicatori

  • Il Treasury a 10 anni segna prezzi stabili e rendimenti a 3,77%.
  • Il cambio euro dollaro quota $0,9806.
  • L’oro viene scambiato a $321,320 l’oncia (-$1,20).
  • Il benchmark sul crude oil segna $29,72 (+0,01).

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUGLI INDICI


















































Indici 04 Ottobre
2002
Seduta di Borsa Dow Jones Nasdaq Comp. S&P 500
Giovedi’ 26 settembre 7.997,12 (+1,98%) 1.221,61 (-0,06%) 854,95 (+1,82%)
Venerdi’ 27 settembre 7.701,45 (-3,70%) 1.199,16 (-1,84%) 827,37 (-3,23%)
Lunedi’ 30 settembre 7.591,93 (-1,42%) 1.172,07 (-2,26%) 815,28 (-1,46%)
Martedi’ 01 ottobre 7.938,79 (+4,57%) 1.213,72 (+3,55%) 847,91 (+4,00%)
Mercoledi’ 02 ottobre 7.755,61 (-2,31%) 1.187,30 (-2,18%) 827,91 (-2,36%)
Giovedi’ 03 ottobre 7.717,19 (-0,50%) 1.165,56 (-1,83%) 818,95 (-1,08%)
Fonte dati: Ufficio Studi
WallStreetItalia

Nella seduta di ieri, dopo una buona reazione ai dati macroeconomici risultati al di sopra delle aspettative e comunicati alle 10:00 ora di New York, gli indici hanno perso terreno. Il Nasdaq ha mantenuto una tendenza negativa per tutta la seconda parte della sessione anche per le difficolta’ del settore dei semiconduttori (SOX – Phlx) che ha messo a segno la peggiore chiusura dell’anno. Il Dow Jones ha oscillato intorno alla parita’ per passare poi in terreno negativo gli ultimi 45 minuti della sessione.

Il Dow Jones continua a rimananere imbrigliato nella fascia compresa tra 8.000 punti e 7.600 intervallo entro il quale ha praticamente effettuato tutte le chiusure a partire dal 19 settembre. Da quella data l’indice non e’ riuscito a chiudere piu’ di tre sedute nella stessa direzione. Ottobre e’ tradizionalmente un mese infelice per le borse ma e’ altrettanto il periodo in cui la formazione di un bottom si e’ verificata con maggiore frequenza. Fino a quando il supporto a 7.600 punti regge, i segnali sono moderatamente positivi, tuttavia solo un deciso superamento di quota 8.013 autorizzerebbe a sperare in una fase di recupero. Al momento gli oscillatori non forniscono indicazioni utili per prevedere sviluppi in questo senso.

Il Nasdaq ha terminato la sessione di ieri con un nuovo minimo di chiusura dell’anno. Quota 1.160 sembra offrire per il momento un buon ostacolo a nuovi ribassi. Anche in questo caso il grafico e’ in trading range. Solo un deciso superamento di quota 1.190 prima e 1.200 punti successivamente autorizzerebbe ad un moderato ottimismo. Fino a quando le quotazioni rimangono al di sotto di 1.240 punti il quadro rimane comunque di estrema debolezza.

I TEMI DELLA GIORNATA

Sul fronte macroeconomico alle 08.30 E.T. il Dipartimento del Lavoro ha pubblicato il rapporto sull’occupazione relativo al mese di settembre. Dai dati e’ emerso che il numero di occupati nel settore non agricolo e’ calato di 43.000 unita’, contro le aspettative del mercato di un aumento di 6.000 unita’. Il tasso di disoccupazione si e’ attestato al 5,6%, un livello inferiore rispetto al 5,9% atteso dagli economisti.

Le cifre relative al mumero di occupati sono state accolte favorevolmente dal mercato in quanto il dato precedente e’ stato rivisto al rialzo di 68.000 unita’.

Il rapporto sull’occupazione e’ uno degli annunci piu’ importanti e seguiti dal mercato. Esso consta di quattro diversi dati: nuovi occupati del settore non agricolo, tasso di disoccupazione, settimana lavorativa media e salario medio orario. Tuttavia gli ultimi due dati sono considerati meno importanti e vengono forniti dai media finanziari insieme ai primi due.

Pur essendo comunicato al mercato come un unico rapporto le rilevazioni sullo stato dell’occupazione vengono fatte su due campioni differenti. Il primo riguarda 60.000 proprietari di casa e produce il dato che riguarda il tasso di disoccupazione.

Il secondo riguarda 375.000 businessman e produce i rimanenti tre dati. Il mercato, data la maggior consistenza del secondo campione di intervistati, tende a concentrare l’attenzione proprio su questi.

Da osservare infine che durante la presidenza di Alan Greenspan, la Federal Reserve ha tagliato ben cinque volte il costo del denaro in risposta a dati sul mercato del lavoro al di sotto delle aspettative.

Sul fronte internazionale da segnalare un riavvicinamento delle posizioni in seno al Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulla faccenda Iraq. Le dichiarazioni di Bush che ha affermato che ricorrera’ alle armi come ultima soluzione hanno stemperato le differenze di vedute per il momento. Rimangono ancora distanti le posizioni di Francia e Stati Uniti, piu’ possibilista la Russia che sarebbe disposta ad un compromesso su una nuova risoluzione prima della partenza degli ispettori. Da segnalare un riavvicinamento dei rapporti tra Germania e Stati Uniti rimasti freddi dopo il periodo pre elettorale che ha portato ad un rinnovo del mandato di Shroder.

L’allarme cessato a causa dell’uragano Lili ha ridotto le preoccupazioni per l’approvvigionamento di petrolio e gas naturale dal Golfo del Messico. Immediata la risposta sul prezzo del greggio con il future per consegna a novembre sul light crude che si riporta per la prima volta dal 20 di settembre al di sotto della soglia di $30 al barile.

Tra i titoli che riporteranno i risultati nella giornata odierna

  • Alcoa (AA – Nyse): la societa’ del settore metallurgico che fa parte del Dow Jones riportera’ i risultati del terzo trimestre fiscale prima dell’apertura del mercato. Le attese sono per un EPS a $0,26 contro i $0,39 dell’anno precedente. Ieri la societa’ di rating S&P ha ridotto il giudizio sul debito della societa’ da A+ ad A.

Tra i titoli e settori da tenere d’occhio oggi

  • EMC
    (EMC – Nyse): il leader per l’archiviazione dati ha emesso un profit warning dopo la chiusura del mercato. La societa’ si attende per il terzo trimestre un fatturato a $1,25 miliardi contro $1,4 stimati in precedenza. La perdita per azione sara di $0,02 contro $0,01 previsti in precedenza. Nel tentativo di bloccare la fuga dal titolo la societa’ ha annunciato un piani di buy back per 250 milioni di azioni e un taglio della forza lavoro del 7%. Il gruppo tagliera’ 1.350 posti di lavoro a causa della debolezza della spesa per la high tech.
  • Schering-Plough
    (SGP – Nyse): il colosso farmaceutico ha lanciato un profit warning dopo la chiusura del mercato. L’EPS per il 2003 dovrebbe attestarsi secondo la societa’ tra $1,00 e $1,15 contro i $1,42 attesi dagli analisti. Una crescita dell’utile non sara’ possibile prima del 2004. Forte ribasso del titolo nell’after hours.
  • SAP
    (SAP – Nyse): Lehman ritiene che il gruppo software e altre societa’ europee del settore necessitino una revisione al ribasso delle stime annuali. Secondo la banca le stime sugli utili andrebbero riviste al ribasso per l’intero settore dell’IT.
  • Boeing
    (BA – Nyse): il colosso della difesa ha dichiarato che la ripresa del settore aereo non e’ cosi’ rapida come previsto. Occhio ai titoli del comparto aereo (XAL).
  • Biogen
    (BGEN – Nasdaq): Merrill Lynche ha alzato il giudizio sul titolo del colosso biotech da sell a neutral.
  • Starbucks (SBUX – Nasdaq): la catena di caffetterie ha annunciato una crescita delle vendite per il mese di settembre su base comparabile del 9%.
  • Cisco (CSCO – Nasdaq): il colosso delle infrastrutture internet ha chiuso la sessione di ieri per la prima volta dal 1998 al di sotto di quota $10,00. Le aspettative degli analisti continuano ad essere deboli.

Tra i titoli e settori da tenere d’occhio oggi

  • EMC (EMC – Nyse): il titolo cede oltre il 10%.
  • Schering-Plough (SGP – Nyse): in ribasso di oltre il 14%
  • Biogen (BGEN – Nasdaq): in rialzo.
  • Intel (INTC – Nasdaq): in leggera crescita il colosso chip.
  • Microsoft (INTC – Nasdaq): in leggero ribasso il gigante software.

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