(Teleborsa) – Il future sul maggior indice azionario FTSE MIB nella settimana appena conclusa, fa un ulteriore passo in avanti, con le tensioni sul debito pubblico di Grecia, Spagna e Portogallo che sembrano essersi allentate. Il mercato ha pensato bene anche di aggiustare il tiro considerando il declino di metà Gennaio troppo ripido e profondo per essere sostenibile. Sullo sfondo resta comunque l’incertezza sulla sostenibilità della ripresa e soprattutto come andrà l’economia quando finiranno gli aiuti pubblici. Il derivato italiano chiude così l’ottava a 21.765 punti dopo essere risalito fino al top 21.800 e mette a segno una performance settimanale positiva del 2,88% a fronte di quella mensile negativa del 4,71%. Per le prossime sedute va posta particolare attenzione all’area di resistenza vista a 22.045 con target successivo stimato a 22.185 Supporto a 21.380.
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Moody’s si allinea a Fitch e S&P, che avevano già retrocesso il giudizio sul debito statunitense, motivando il downgrade con il debito pubblico esplosivo, piani fiscali poco credibili e rischi sui rendimenti. La Casa Bianca attacca l’agenzia ma il mercato prende sul serio il verdetto.
Secondo Callie Cox, chief market strategist di Ritholtz Wealth Management, “c’è ancora un grande interrogativo su ciò che le tariffe potrebbero significare per l’economia”.
Con la riduzione dei tassi decisa dalla Bce nelle ultime riunioni, sono disponibili sul mercato le prime offerte di mutuo a tasso variabile con indici inferiori rispetto a quelli fissi.