(Teleborsa) – “La crescita rallenta”. L’allarme lanciato dal Presidente della Fed, Ben Bernanke, il 21 luglio scorso, di “prospettive insolitamente incerte” ed “una ripresa moderata nei prossimi mesi” ha trovato conferme in questa settimana. Il prodotto Interno Lordo americano infatti è cresciuto tra aprile e giugno del 2,4$ annualizzato in decisa frenata rispetto al +3,7% del primo trimestre dell’anno. Anche la fiducia dei consumatori seppur rivista al rialzo è risultata inferiore a giugno. Dunque qualche ombra sul prossimo andamento dell’economia comincia ad affacciarsi. E dire che il numero uno della Fed lo aveva avvertito, ammettendo davanti alla Commissione bancaria del Senato, che le cose per l’economia statunitense non vanno poi così bene.. “La ripresa è più lenta del previsto e la Banca Centrale potrebbe essere costretta a somministrare nuovi stimoli monetaria” diceva Bernanke. Parole che hanno trovato seguito dal Beige Book (il consueto , bollettino economico mensile della Fed sullo stato dell’attività nei dodici distretti coperti dal sondaggio) e dal FMI. Il Fondo monetario internazionale infatti ha sottolineato che sono necessarie nuove misure a sostegno dell’economia americana, precisando che per raggiungere una stabile crescita nel medio termine e scongiurare rischi di contagio servono altri interventi. Il future E-mini S&P500 si è mosso con prudenza chiudendo a 1.098,25 punti e mettendo a segno una performance settimanale negativa dell’1,01% a fronte di quella mensile positiva del 7,49%. Per le prossime sedute va posta dunque particolare attenzione all’area di resistenza vista a 1.108,50 con ulteriore target visto a 1.117. Supporto a 1.081,50.
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