Il volume di contrattazione sul mercato dei future e delle opzioni e’ cresciuto, su base mondiale, del 57,4% lo scorso anno. Secondo i dati della Future Industry Association sono stati scambiati circa 3,2 miliardi di contratti.
Il costante aumento del cosiddetto effetto globalizzazione dei mercati finanziari mondiali ha aumentato la predisposizione degli investitori professionisti a utilizzare strumenti come i derivati che permettano di speculare sul travaso di liquidita’ da una piazza finanziaria a un’altra.
La volatilita’ degli ultimi 24 mesi dei mercati finanziari che influenza direttamente il prezzo dei derivati e gli aggressivi tagli ai tassi d’interesse effettuati dalla Fed americana, hanno influito positivamente sulla diffusione di questo tipo di trading.
Gli strumenti che hanno tratto maggiore vantaggio da questa situazione sono stati i financial future. Il volume delle contrattazioni sugli indici azionari e’ piu’ che raddoppiato mentre quello sui tassi d’interesse e’ cresciuto del 44%. I future non finanziari, rappresentati per la maggior parte da quelli sulle commodity sono scesi invece del 4,5%.
Dal punto di vista geografico, le piazze non USA, in costante rincorsa sul piano dell’innovazione finanziaria hanno incrementato i volumi del 67,8% contro il +35,3% americano. A fare la parte del leone per quanto riguarda i future e’ stata la piattaforma europea Eurex sulla quale sono stati scambiati 435,1 milioni di contratti. Il record di contratti tra future e opzioni e’ stato raggiunto sul Korea Stock Exchange con 854,8 milioni di pezzi.