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FUTURE: AUMENTANO LE PERDITE DOPO DATO INFLAZIONE

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A meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni i future sugli indici americani hanno aumentato le perdite.

Sui contratti ha pesato la crescita superiore alle attese dell’inflazione Usa. Nel mese di marzo l’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti e’ salito dello 0.5% contro il +0.2% atteso dal mercato.

Da segnalare che su base annua l’incremento registrato e’ dell’1,7%; l’inflazione ha accelerato in particolare negli ultimi 3 mesi.
E’ invece migliorato il dato di febbraio sulla bilancia commerciale. Il deficit commerciale americano e’ sceso a $42,1 miliardi dai $43.1 di gennaio. Le attese erano per un disavanzo di $42.5 mld.

Sui mercati pesano inoltre le previsioni non brillanti annunciate martedi’ sera da Intel, in occasione della pubblicazione della trimestrale, sulle vendite del secondo trimestre.

Il colosso dei chip ha registrato una crescita degli utili e del fatturato nel primo trimestre, ma ha pronosticato un livello di vendite comprese in un ampio intervallo, che potrebbe tradursi in un calo del fatturato del 6% su base sequenziale.

La debolezza del titolo tiene sotto pressione l’intero comparto dei semiconduttori. In giornata saranno pubblicati i bilanci trimestrali delle societa’ concorrenti Advanced Micro Devices e Texas Instruments.

Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 5.80 punti (-0.51%) a 1.122,40 punti.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 cede 11 punti (-0.75%) a 1.465.5 punti.

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 51 punti (-0.49%) a 10.310.

Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare rendimenti al 4.45%. Sul fronte valutario, nella prima mattinata a New York il cambio euro/dollaro e’ 1.1900.