Economia

FUSIONI BANCARIE, PARLA CATRICALA’

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(9Colonne) – Roma, 28 set – In una intervista a Repubblica Antonio Catricalà traccia un bilancio delle quattro autorizzazioni a fusioni bancarie e dei due pareri per acquisizioni straniere in Italia da lui concessi. “Il bilancio è indubbiamente positivo – spiega il presidente dell’Antitrust -, anche perché questo lavoro ci ha fornito un quadro sufficientemente approfondito per i nuovi passi avanti, come l’indagine conoscitiva sugli intrecci societari e di poltrone che sarà pronta tra nove mesi. Ma qualche fusione e qualche nuova regola non bastano a cambiare gli atteggiamenti di chi fa il banchiere o l’assicuratore in Italia e creare un circolo virtuoso che conduca a una reale concorrenza in mercati molto ingessati e rigidi”. Secondo il presidente dell’Authority per la concorrenza l’operazione più difficile è stata “la fusione tra Intesa e Sanpaolo. Abbiamo ottenuto una seria collaborazione da Corrado Passera, il che ha facilitato un’autorizzazione non semplice. C’era un contenzioso su Nuova Tirrena e il rischio che Generali e Sanpaolo finissero a operare sotto le stesse insegne nella bancassicurazione. Con Unicredit-Capitalia le condizioni erano diverse e anche noi avevamo più esperienza”. Ora precisa Catricalà serve “più chiarezza contrattuale sui tanti strumenti sempre più difficili da prezzare, come i conti a pacchetto. Sui bancomat invece dovrebbero comparire i costi di prelievo, vorremmo la portabilità dei conti e seri abbattimenti dei loro costi. Perché la maggioranza dei profitti viene dalla rete, proprio dalle famiglie”.