(9Colonne) – Bolzano, 19 set – Zona ricca di seggiovie e funivie (ne sono state censite 376), l’Alto Adige sta sperimentando una nuova tecnologia per garantire la sicurezza degli impianti. Si tratta di un sistema di controllo “magneto-induttivo” con il quale vengono effettuati i check-up. L’Ufficio geologia e prove materiali controlla annualmente con questo sistema circa 290 funi traenti e portanti, per un totale di 560 km. di funi. In pratica, la fune viene passata al setaccio da una macchina che rileva i flussi magnetici, e che segnala ogni tipo di danneggiamento. “Le funi devono durare a lungo – ha sottolineato il direttore dell’Ufficio. Ludwig Nössing – e devono mantenere nel tempo le caratteristiche di resistenza e integrità che le rendono sicure. Tutto ciò viene verificato regolarmente con controlli periodici. Sino al sesto anno di vita della fune il controllo è biennale, in seguito diventa annuale”. Il reparto che si occupa dei controlli è stato accreditato nel 2006 a livello europeo e, grazie al rapporto di stretta collaborazione con l’Università di Stoccarda, si è recentemente dotato di due nuovi macchinari all’avanguardia. Proprio uno di questi macchinari è stato al centro della dimostrazione avvenuta questa mattina alla stazione a valle della funivia del Renon. Dopo aver installato le strumentazioni, la cabina è stata fatta partire, e su uno schermo si sono potuti notare tutti i segnali relativi ad eventuali problemi. Una volta terminato il test, i punti critici devono essere esaminati visivamente per un controllo definitivo.
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