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Fukushima tra pericolo e confusione sui dati. Radiazioni in latte California

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Roma – Confusione sulla reale presenza di materiale radioattivo in Giappone. Tokyo Electric Power, (Tepco), la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, ha dichiarato che i test, che mostrano una quantità di iodio radioattivo maggiore di 10.000 volte rispetto ai limiti di sicurrezza, potrebbero essere errati.

Secondo quanto riporta Bloomberg, Tepco riesaminerà anche altri dati, che potrebbero essere errati. Intanto secondo l’Agenzia di Protezione ambientale americana i livelli di radiazione presenti nell’acqua esterna a uno dei reattori di Fukushima hanno superato questa settimana la quota di 1 sievert -l’unità di misura della dose equivalente di radiazione nel Sistema Internazionale -, un livello che provocherebbe la morte potenziale dei lavoratori che si trovano nel sito.

Seppur “ben al di sotto” dei livelli che pongono un rischio all’essere umano sono stati trovati nel latte proveniente dagli stati di Caligornia e Washington, primi segnali di come l’incidente nucleare accaduto a Fukushima stia estendendo i suoi effetti anche sul cibo americano.

Intanto il Giappone pensa sempre di più alla nazionalizzazione di Tepco, che ha perso più dell’80% del suo valore di mercato dalla crisi nucleare successiva alla catastrofe del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo scorso. Altre opzioni sono sul tavolo delle discussioni.

Riguardo alle altre notizie, secondo quanto riporta Bloomberg, l’effetto terremoto sulle vendite di auto è stato devastante in Giappone. Nel mese di marzo, le vendite di veicoli, escluse le minicar, sono crollate del 37% rispetto all’anno scorso a 279.389 unità. Toyota, il produttore di auto numero uno al mondo, ha assistito a un crollo delle vendite pari al 46%.