Tokyo – La società che dovrebbe gestire ora più che mai è sull’orlo di una crisi storica, e combatte ogni giorno per evitare che nel mondo si ripeta un’altra Chernobyl. Ora più che mai, dunque, ha bisogno del suo numero uno, l’amministratore delegato Masataka Shimizu.
Ma è mistero totale sul dirigente, visto che Shimizu è assente ormai da settimane. Lo stesso Washington Post fa notare che nessuno lo vede da almeno due settimane neanche nel suo palazzo di lusso a Tokyo; insomma, dell’a.d. di Tepco, la società caduta nel mirino delle critiche per come sta gestendo i problemi nucleari in Giappone, non c’è alcuna traccia.
I politici giapponesi sono furiosi e considerano la sua assenza un fatto ingiustificabile. E nel frattempo aumentano le indiscrezioni sulla possibilità che Shimizu abbia potuto commettere un suicidio o, addirittura, aver lasciato il paese.
Secondo altre testate – la CNN, oggi – Shimizu si sarebbe volontariamente isolato nel suo ufficio, senza partecipare ad alcuna riunione sulla crisi a Fukushima e di fatto cedendo poteri e autorità ai suoi vice, Sakae Muto e Takashi Fujimoto, che si sono occupati della risoluzione della crisi. La TEPCO ha smentito le voci sul suicidio di Shimuzu, ha detto che era molto stanco e stressato e non ha fornito altri particolari sulle sue condizioni. Altri hanno ipotizzato un suo trasferimento o ricovero all’estero.