Mercati

Ftse Mib ancora in calo: -15% in otto sedute

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Milano – Di nuovo una seduta all’ottovolante per il Ftse Mib che, dopo aver visto l’indice Ftse Mib capitolare del 2,5%, sulla scia di uno spread BTP/Bund balzato al nuovo record a 395 punti, ha registrato pesanti oscillazioni, in attesa del discorso del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Parlamento. Alla fine, dopo una giornata a dir poco movimentata, l’indice ha chiuso in rosso dell’1,54%. Per l’Ftse Mib la perdita nelle ultime due settimane e’ drammatica: -15% in appena otto sedute.

L’attacco all’Italia non ha mancato di far parlare di sé anche oggi. A questo punto, la parola spetta al premier: i mercati hanno bisogno di segnali forti, e hanno bisogno di capire che il governo farà di tutto per evitare il collasso dell’Italia. Certo la situazione è drammatica e, intervistato dal canale televisivo americano Cnbc, Marc Ostwald, strategist presso Monument Securities, teme che il collasso dei bond italiani sia imminente. “A un certo punto, se i rendimenti decennali arriveranno a un livello compreso tra il 6,5% e il 7%, ci dovremmo porre la domanda: quanto sarà sostenibile questo bond nella prossima settimana o due”?

SPREAD BTP/BUND RITRACCIA DAI MASSIMI MA ATTACCO ALL’ITALIA ANCORA ATTIVO Oggi il differenziale ha toccato il record assoluto a 395, per scendere nel finale a 365, aiutato da un ritracciamento dei rendimenti a dieci anni al 6,067%; i cds hanno testato invece un nuovo massimo storico a 365 punti nel finale, a conferma dell’atteggiamento degli investitori che si assicurano contro il rischio Italia, mentre il differenziale wsi/ita (spread BTP/Treasury) è a 348.

La tensione sui bond italiani rimane nel giorno in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riferisce al Parlamento sulla situazione economica italiana. La strategia del premier sarà quella di cercare di calmare i mercati e far rientrare la speculazione sui titoli governativi, parlando di allarmismi, di un sistema politico che è solido e di banche liquide.

FORTE BALZO RENDIMENTI TITOLI ITALIANI A DUE ANNI, FINO AL 4,7%. POI RITRACCIANO Queste anticipazioni non hanno messo però un freno all’attacco speculativo degli hedge funds e, anzi, i timori sul futuro dell’Italia si intensificano, visto che la corsa dei rendimenti non riguarda solo i titoli a dieci anni – che rimangono ai massimi assoluti, sopra il 6% – ma anche i rendimenti dei bond a due anni, che sono schizzati al 4,7% per poi allontanarsi da questi livelli massimi intraday.

Più in generale, guardando alla speculazione in corso in Italia, Patrizio Pazzaglia, di Bank Insinger Beaufort, intervistato da Cnbc, ha affermato che uno spread BTP/Bund a “400 punti” potrebbe costituire un punto di non ritorno per l’Italia, dove i rendimenti a dieci anni si stanno avvicinando pericolosamente a quella soglia del 7% che ha costretto Grecia, Portogallo e Irlanda a chiedere aiuti all’Ue e al Fmi.

TORNA IL TONO NEGATIVO SUI BANCARI: INTESA PERDE QUASI -3% – Mista la performance delle banche italiane. Intesa SanPaolo e Banco Popolare erano stati sospesi anche al ribasso in avvio di giornata, con la prima che rientrata agli scambi aveva ceduto il 5%. Nel finale, il titolo ha ceduto quasi il 3%. Bene invece Unicredit (+2,13%), dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio (vedi sotto); Mps positiva con +2,40% e Banco Popolare -1,27%. Pesanti vendite su Ubi Banca (-7,64%).

UTILI UNICREDIT – Utile netto in forte crescita per Unicredit che ha sofferto però l’esposizione verso la Grecia e ha svalutato i titoli di stato greci che detiene in portafoglio più delle attese.

NUOVO DOWNGRADE CONTRO I TITOLI BANCARI – Verso la fine della giornata di contrattazioni l’agenzia di rating Egan-Jones ha rivisto al ribasso le valutazioni sui principali istituti di credito italiani: la valutazione di Banca Monte dei Paschi è stata tagliata da BBB a BB+ (S&P: A-), quella di Intesa sanpaolo da BBB- a BB+, l’equivalente di A+ per S&P.

EURO IN RIALZO – Sul fronte valutario l’ euro è rimasto positivo nei confronti del dollaro e si è attestato nel finale su quota $1,43 circa. Dopo aver testato ieri il minimo record contro il franco al di sotto di quota 1,10, la moneta unica è tornato a guadagnare anche verso la moneta elvetica a 1,0951, salendo poi sullo yen a 119,94.Nel caso del franco svizzero, ha inciso la decisione della Banca centrale della Svizzera di tagliare i tassi, al fine di ridimensionare le quotazioni del franco.

IN CALO LE ALTRE BORSE EUROPEE – Londra -2,15%, Francoforte -2,20%, Parigi -1,95% e Madrid -0,71%.

SENTIMENT NEGATIVO: LA PROVA DAL RECORD DELL’ORO – Il metallo prezioso, bene rifugio per eccellenza, beneficia del clima di avversione al rischio e arriva a testare il nuovo massimo assoluto, a $1.672,65 l’oncia.

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RAPPORTO UNICREDIT

EVENTI SOCIETARI

ATLANTIA (EUR12,21): ha chiuso il primo semestre con utile pari a EUR437 mln, in crescita del 12% escludendo le partite non ricorrenti, la più rilevante delle quali è la plusvalenza da EUR96,7 mln generata con la cessione di Strada dei parchi. Cheuvreux ha ridotto il target price da EUR22,5 a EUR20, il rating è outperform.

ENEL GREEN POWER (EUR1,688): dopo i risultati semestrali, gli analisti di Cheuvreux hanno limato al ribasso il target price da EUR1,9 a EUR1,85, il rating è outperform.

TELECOM IT (EUR0,831): Goldman Sachs e Merrill Lynch sono al lavoro, senza mandato ufficiale, sull’ipotesi di cessione di 3 Italia da parte del magnate cinese Li Ka Shing a Telecom Italia; lo scrive il Corriere della Sera.