Groupama, gruppo assicurativo francese azionista di Mediobanca, spera sempre di “cogliere opportunità” sul mercato italiano, che ritiene “prioritario per il proprio sviluppo”. Lo dichiara il suo direttore generale, Jean Azema, a margine della conferenza stampa sui risultati 2006. “Con l’evolversi del panorama a causa del consolidamento del settore bancario speriamo che vi siano opportunità di investire in Italia”, aggiunge Azema, il cui obiettivo è di portare il proprio gruppo tra i primi dieci in Europa entro cinque anni. Azema indica che Groupama non segue il dossier Mps Vita, in quanto “non era in linea con i criteri di investimento” del gruppo mutualistico, che è ormai pronto al suo debutto in Borsa. Il manager smentisce anche che il suo gruppo sia entrato nel capitale di Capitalia. Quanto alla possibile introduzione in Mediobanca di un sistema di governance duale, Azema osserva che in Francia ha dato buone prove, perché “è un sistema che funziona bene”, in quanto consente una gestione più collegiale. Azema indica anche che la plusvalenza latente dell’investimento di Groupama in Mediobanca è di circa 200 milioni di euro. Il direttore del gruppo francese precisa poi che Groupama sarà introdotta in Borsa non appena “investirà in un’acquisizione superiore ai 3 miliardi di euro, un’operazione che richiederà la quotazione per rifinanziare il capitale”. Nel 2006 Groupama effettua investimenti complessivi per 500 milioni, in gran parte per finanziare la propria presenza in Turchia prendendo il controllo di Basak. “Se i nostri investimenti rimarranno ai livelli del 2006 non ce ne sarà bisogno”, spiega, ribadendo comunque che il gruppo “è pronto, finanziariamente, economicamente e in termini di organizzazione” per quotare Groupama, la società che raggruppa l’insieme delle sue filiali e consolida il 40 per cento del fatturato delle casse regionali. Groupama, presente in Italia con la sua filiale Gan, intende continuare a rafforzarsi in Europa meridionale, centrale e orientale, conferma Azema. Il gruppo rileva appena la settimana scorsa l’assicuratore greco Phoenix Metrolife. L’assicuratore conferma anche i propri obiettivi per il periodo 2005-09 di una crescita media annua del suo fatturato del 7 per cento e di un risultato operativo moltiplicato per tre rispetto a quello del 2005. Groupama intanto chiude il 2006 con un utile netto in aumento del 52,3 per cento a 600 milioni di euro e un profitto operativo in aumento del 159 per cento a 324 milioni per un fatturato salito del 6,7 per cento a 11,4 miliardi. LA redditività dei mezzi propri sale di 2,4 punti al 20 per cento. A livello di gruppo, l’utile netto aumenta del 38,4 per cento a 753 milioni, quello operativo del 123,8 per cento a 351 milioni per un fatturato in aumento del 5,3 per cento a 14,16 miliardi.
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