L’auspicio di Gaz de France e di Suez, dopo lo slittamento dei tempi per la fusione legato alla decisione del Tribunale di Parigi, è di poter chiudere l’operazione a febbraio. Ad affermarlo, in un’intervista a Les Echos, è il presidente e direttore generale di Gaz de France, Jean-François Cirelli. “Stiamo analizzando – spiega Cirelli- le scadenze necessarie per poter convocare le nostre rispettive assemblee” che inizialmente dovevano riunirsi a dicembre. “Stiamo lavorando con le autorità dei mercati finanziari, in Francia e all’estero, in modo da determinare i contenuti della documentazione finanziaria. Poi definiremo il nuovo calendario. Oggi -sottolinea il numero uno di Gaz de France – il nostro auspicio è quello di chiudere la fusione a febbraio”. Una cosa è certa. Con la decisione della Corte d’appello, che accoglie il ricorso del comitato dei dipendenti europei che chiedono più tempo per pronunciarsi sulla fusione, l’operazione “ha subìto un vero contrattempo. Ma – sottolinea Cirelli- come Gerard Mestrallet (il numero uno di Suez, ndr) e io abbiamo immediatamente indicato, il progetto industriale di fusione resta valido per le nostre due aziende”. In palio, spiega, “c’è la costituzione del leader mondiale in un settore strategico per la Francia, l’energia. Nonostante il rammarico siamo convinti che bisognare andare avanti”. Cirelli non nasconde la sua sorpresa per la sentenza emessa dal Tribunale di Parigi e dalla Corte d’Appello, anche perché dall’annuncio della fusione tra Gdf e Suez “siamo stati particolarmente attenti al dialogo sociale e alla concertazione”. Per quanto riguarda Gaz de France, precisa Cirelli, “si sono svolte ben 14 riunioni con i rappresentanti dei dipendenti, di cui tre con il comitato dei dipendenti europei. Si tratta di uno sforzo di informazione senza precedenti”. La decisione di giustizia “è sorprendente, ma la rispetteremo”. Ora, prima di dare un nuovo calendario, evidenzia il presidente e direttore generale di Gaz de France, “bisognerà attendere i tempi tecnici. L’obiettivo è di completare questo iter entro la fine dell’anno”.
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