Eni lancia la sfida a Gaz de France dopo l’acquisto di Altergaz annunciato pochi giorni fa. “Pensiamo chiaramente ad accelerare la nostra espansione in Francia nei prossimi mesi. Al termine – afferma l’amministratore delegato del gruppo, Paolo Scaroni – il nostro obiettivo è di essere lo sfidante numero uno di Gdf sul mercato francese”. In Francia, spiega Scaroni a Les Echos, Eni ha già dei grandi clienti industriali, che le assicurano il 4-5 per cento del mercato. “Entrando nel capitale di Altergaz – continua – la nostra intenzione è di sviluppare la nostra attività tra i privati e anche tra i piccoli commercianti”. Più che in termini finanziari, quello in Altergaz è un investimento dal valore strategico: “La combinazione di una giovane impresa molto attiva con il più grande operatore di gas europeo è piena di promesse”, sottolinea il numero uno di Eni. Nell’intervista, Scaroni spazia quindi sulle altre attività del gruppo: dal progetto Kashagan in Kazakhstan all’accordo con Gazprom. L’amministratore delegato lancia quindi e l’idea di costituire una rete di gasdotti europea: “L’Europa – sottolinea – avrebbe molto da guadagnare parlando con un’unica voce. Nell’ambito del gas in particolare, un approccio comune mi sembra essenziale per meglio negoziare con i Paesi produttori. Sono favorevole alla costituzione di una vera rete di gasdotti su scala continentale”. L’idea è di un raggruppamento della nostra società di trasporto Snam Rete Gas, con quella di Gdf, con quella della tedesca E.On, del belga Fluxys o dell’austriaca Omv. Un’alleanza di questo tipo, conclude, “avrebbe molto più senso che quella di una fusione tra le reti di trasporto elettrico e del gas, come alcuni incoraggiano in Italia”.
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