Per firmare l’accordo con Enel “aspettiamo solo chiarimenti” : lo rivela l’amministratore delegato di Edf, Pierre Gadonneix, precisando di essere “fiducioso” che “arriveranno nel quadro del contesto legislativo e regolamentare”. Gadonneix si dice anche convinto che i tempi più lunghi per la firma dell’accordo, siglato quasi due anni fa, “non porteranno pregiudizio alla nostra cooperazione” con Enel.
L’accordo, aggiunge il manager nel corso della conferenza stampa sui risultati 2006, “è nell’interesse di Edf e di Enel, dell’Italia e della Francia e dell’Europa stessa”.
L’intesa, ricorda, mira “a ridare a Enel competenze nel nucleare e a sviluppare la sua offerta sul mercato francese”. L’accordo, che prevede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5 per cento del reattore nucleare della terza generazione Epr, è bloccato dal dossier dell’ex Genco Edipower di cui l’operatore francese controlla indirettamente il 40 per cento, cioè oltre il tetto del 30 per cento previsto dal decreto che limita al 30 per cento la presenza di società controllate dallo Stato. “Il Governo italiano sta cercando una soluzione in quanto questo decreto non è conforme alla legislazione europea”, prosegue il responsabile delle filiali all’estero e dello sviluppo del polo internazionale di Edf, Gerard Wolf. “Abbiamo buone speranze che la situazione migliori nei prossimi mesi”, assicura.
Edf chiude intanto il 2006 con un utile netto balzato del 73,5 per cento a 5,6 miliardi di euro in “un contesto di prezzi dell’energia elevati in Europa”. Escluse le voci eccezionali, il profitto è di 4,2 miliardi, in aumento del 47,3 per cento rispetto all’anno prima. Il margine operativo lordo registra un aumento del 7,9 per cento a 13,93 miliardi. Edf conferma il suo obiettivo di un incremento tra il 3 e il 6 per cento del margine operativo lordo nel periodo 2006-08. L’utile operativo aumenta del 17,1 per cento per un fatturato salito del 15,4 per cento a 58,9 miliardi. L’indebitamento netto di EdF scende alla fine del 2006 del 19,7 per cento a 14,9 miliardi di euro. Il gruppo francese intende proporre un dividendo di 1,16 euro per azione, superiore del 47 per cento a quello dell’anno prima.
In Europa, Francia esclusa, Edf realizza una crescita organica del 19,7 per cento del suo fatturato e del 7,9 per cento del suo Ebitda. In Italia i risultati integrano essenzialmente il contributo di Edison consolidato per la prima volta nell’intero esercizio 2006 e che comprende anche, da ottobre, Edf Energia Italia, filiale commerciale storica del gruppo. Il fatturato di Edison, precisa il comunicato, registra una forte crescita del 28,6 per cento grazie allo sviluppo delle vendite di elettricità in volume e l’aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas naturale. Il margine operativo lordo riferito a Edison registra un incremento del 19,3 per cento.
La filiale italiana di Edf, che comprende la partecipazione in Edison, EdF Energia Italia e Fenice, è quella che “ha registrato la migliore crescita” nel 2006 delle filiali all’estero dell’operatore francese, afferma il responsabile finanziario di Edf, Daniel Camus, sottolineando come “la governance funzioni bene”. Infine Gadonneix dice che Edf dispone di “margini di manovra” per fare acquisizioni “importanti” in Europa.