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Francia: Ecco il primo volo dell’Airbus A380

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Per la prima volta l’Airbus A380 decolla da Tolosa con a bordo dei passeggeri, anche se si tratta di giornalisti e non di un normale servizio commerciale. Finora, nelle prove precedenti, salgono sull’enorme apparecchio solo piloti, dirigenti di compagnie aeree potenziali acquirenti e dipendenti di Airbus. Silenzio, spazio e luce: queste le caratteristiche del superjumbo A380 dell’Airbus che colpiscono maggiormente i circa 200 giornalisti protagonisti del primo volo aperto alla stampa sul più grande aereo di linea del mondo, il cui progetto finora subisce ritardi e cambi di management. L’A380, partito dall’aeroporto di Tolosa in una ventosa giornata d’inverno, rimane in volo sul Sud-Ovest della Francia, per poi atterrare nello stesso scalo un paio d’ore più tardi, dando prova di grande stabilità quando posa sulla pista le sue grandi 22 ruote. A bordo c’è anche l’ingegnere tedesco Juergen Thomas, considerato il padre dell’A380, che a 69 anni è ormai in pensione, ma che non vuole perdere l’appuntamento per sottolineare come questo progetto rappresenti “la più grande sfida nell’aviazione commerciale”. Lo spazio a disposizione è uno degli elementi vincenti. La fusoliera, con 50 centimetri di larghezza in più rispetto al Boeing 747 al piano inferiore e 180 in più in quello superiore, permette di lasciare spazio a corridoi più ampi, anche in classe economica: “Le possibilità di circolazione sono superiori a tutte quelle che conosco nel trasporto aereo”, commenta Raymond Taeb, che per l’Air France è responsabile del personale di volo per i futuri A380. Un passeggero potrà così spostarsi agevolmente anche mentre hostess e steward effettueranno il servizio. L’aereo a due piani è immenso, tanto che offre la capacità di un Boeing 777 sul ponte inferiore e di un A340 su quello superiore. La prima impressione appena si è a bordo, tuttavia, è quella di trovarsi su un piroscafo: accanto alla reception, una grande scalinata rettilinea collega i due piani. E poi un ampio bar, situato dietro le poltrone di prima classe, crea uno spazio per la conversazione che non ha nulla in comune con i tradizionali viaggi in aereo. L’altra particolarità è la luce. Il segreto, spiegano i manager di Airbus, è negli oblò, che sono leggermente più grandi del normale, ma anche nel volume della cabina, che permette di raddoppiare il numero di rampe luminose. Starà comunque alle singole compagnie decidere quali confort assicurare ai passeggeri: “Singapore Airlines, Qantas, Emirates prevedono meno di 500 posti e un cliente ha perfino ordinato una doccia in prima classe”, rivela il direttore commerciale, John Leahy. Accanto a queste versioni lussuose, poi, ci saranno i charter che potranno far salire fino a 853 passeggeri. Nel volo aperto alla stampa non sono installati i sistemi audiovisivi e informatici all’ultimo grido promessi ai futuri clienti.