(Teleborsa) – La riforma delle pensioni proprio non va giù ai francesi, che protestano in molti settori dell’economia domestica. Oltre ai rinnovati timori per possibili attacchi di Al-Qaeda, il governo francese deve fronteggiare oggi i numerosi disagi causati dalle massicce proteste. Camionisti fermi, scioperi dei treni, forse a breve anche il trasporto aereo potrebbe fermarsi. Questo il panorama con cui deve fare i conti Sarkozy. Continua inoltre lo stop alle raffinerie, che sta lasciando le pompe di benzina a secco. La Ufip, sindacato dei gruppi petroliferi francesi, fa sapere che le scorte potrebbero esaurirsi in una settimana, e allora la nazione sarebbe davvero in tilt. La IEA (Agenzia internazionale per l’energia) ha ribattuto che la Francia ha riserve strategiche per oltre 90 giorni. Nessun miglioramento in vista nei prossimi giorni: per domani è prevista una protesta nazionale. Il Senato, che dovrà dare il suo assenso alla discussa riforma, ha davvero una patata bollente tra le mani.
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