Società

Francia: al via equita’ fiscale, i piu’ ricchi tassati anche il 75%

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Parigi – Con questa norma prende ufficialmente il via la rivoluzione sociale francese. Il paese imporra’ una nuova aliquota fiscale del 45% ai cittadini benestanti e del 75% a partire dalle somme dichiarate superiori a un milione di euro l’anno.

Lo ha annunciato il primo ministro Jean-Marc Ayrault. Le misure sono in linea con quanto promesso dal presidente Francois Hollande, leader del PS, in campagna elettorale.

Si tratta di una nuova aliquota al 45% imposta ai “piu’ ricchi” e di una tassazione al 75% per quello scaglione di reddito annuale superiore a un milione di euro.

La tassa sui redditi di capitale sara’ portata sugli stessi livelli di quella imposta sui redditi salariali. Aumentera’ la pressione fiscale sulle grosse societa’, le banche e i gruppi petroliferi.

Ecco spiegato il motivo dietro ai cali in borsa degli istituti di credito francesi in una giornata generalmente positiva per i mercati azionari e per i titoli di stato dei paesi periferici dell’area euro.

Viene revocato invece l’incremento dell’Iva pianificato da Sarkozy (dal 19,6% al 21,2%). Il primo ministro aveva gia’ preannunciato che le tasse sarebbero aumentate per i piu’ ricchi.

Anche la presenza di un minimo salariale, che sotto il governo Sarkozy era pari a 1400 euro mensili, e che Hollande ha proposto di alzare a 1700 euro mensili, fa capire quanto la Francia sia attenta al benessere della vita dei cittadini francesi.

Alcuni osservatori temono che la riforma portera’ a una fuga dei ricconi francesi in paradisi fiscali e paesi piu’ “generosi”. David Cameron, premier britannico, ha gia’ steso il tappeto rosso, pronto ad accogliere i magnati di oltre Manica.

Lo stesso governo francese ha poi tagliato le previsioni di crescita del Pil allo 0,3% per il 2012, dal precedente +0,7%, e all’1,2% per il 2013 dall’1,75%.