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FORTE RIALZO DI WALL STREET IN ATTESA DI BERNANKE

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Una seduta euforica per Wall Street, con tutti e tre i principali indici azionari in rialzo di almeno un punto percentuale. Il Dow Jones ha guadagnato l’1.25% a 11028, l’S&P500 l’1.00% a 1275, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.00% anch’esso, a 2262. L’ultima volta che l’indice industriale aveva chiuso sopra il livello degli 11 mila punti risale allo scorso 11 gennaio.

A dare la stura agli acquisti sono stati gli ultimi dati macro e il forte calo del greggio. Nel mese di gennaio, il dato sulle vendite al dettaglio e’ sorprendentemente balzato del 2.3%, segnando il maggio progresso dal maggio 2004 ed attestandosi ad un livello nettamente superiore a quello atteso dagli economisti (+0.9%).

Gli operatori hanno apprezzato il forte trend della spesa dei consumatori, trascurando le implicazioni che questo potra’ avere sulle decisioni della Federal Reserve in materia di tassi d’interesse.

Mercoledi’ e’ in calendario la prima testimonianza al Congresso da parte del neo governatore della Banza Centrale Usa, Ben Bernanke. In molti si attendono segnali relativi alle intenzioni della Fed sulla politica monetaria.

Il prossimo incontro del Fomc e’ previsto, in via straordinaria, nei giorni 27 e 28 marzo. La maggior parte degli analisti da per scontato un rialzo del costo del denaro di un quarto di punto percentuale che lo porterebbe al 4.75%. Restano i dubbi su eventiali ulteriori ritocchi dei tassi a breve.

Sempre in mattinata e’ stato diffuso il dato sulle scorte di maggazzino, a dicembre risultate in rialzo dello 0.7% contro un consensus di +0.5%. In netto aumento le vendite, cresciute dell’1.2%, registrando il miglior progresso dell’ultimo anno.

Ad offrire supporto ai mercati e’ stato anche il brusco calo del petrolio, sceso sotto l’importante soglia psicologica dei $60 al barile. Gli operatori hanno tralasciato per il momento la difficile situazione in Medio Oriente e le ambizioni dell’Iran sul nucleare per valutare, con maggiore peso, i fondamentali del comparto, in particolar modo l’alto livello di scorte. I contratti futures con scadenza marzo sono arretrati di quasi il 3% ($1.67) per chiudere a quota $59.67 al barile, dopo aver toccato un minimo di sette settimane di $59.50.

Sul fronte societario, novita’ nel management del colosso delle bibite Coca Cola. Il milionario e guru finanziario, Warren Buffett, ha annunciato che non intendera’ rinnovare la propria candidatura tra il board dell’azienda per potersi maggiormente dedicare alla propria societa’, la Berkshire Hathaway.

Occhi puntati anche sul colosso dell’auto General Motors. La societa’ ha annunciato che intendera’ investire circa $500 milioni in cinque impianti produttivi situati nell’area del Michigan. Il titolo e’ avanzato dello 0.60%.
Tutti i titoli del Dow Jones hanno chiuso in progresso, con i maggiori rialzi realizzati da Alcoa, Caterpillar e Home Depot, fatta eccezione per Pfizer (-0.27%) ed Exxon Mobil (-0.18%).

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Sugli altri mercati, in recupero l’oro, reduce da due pessime sessioni, costate la perdita di ben $26. I futures con scadenza aprile hanno registrato un aumento di $6.80 a $548.90 all’oncia. Stabile l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York, il cambio e’ a quota 1.1916. In calo infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.614% dal 4.583 di lunedi’.