Legnano – La giornata di ieri ci ha dato un’ulteriore conferma di quanto il mercato abbia le idee poco chiare circa il medio periodo. E non potrebbe essere che così.
Se andiamo infatti ad analizzare, come più volte fatto, tutti i problemi che si stanno verificando nel mondo, facciamo davvero fatica a stilare una classifica e ad associare i possibili effetti futuri sulle diverse economie, derivanti appunto da ogni diversa situazione. In un quadro del genere la speculazione la fa da padrone e gli orizzonti temporali di riferimento ormai si muovono di giorno in giorno.
Diventa importante, come più volte ribadito, andare a lavorare utilizzando degli ordini protettivi di stop, che possono evitare grossi danni per il nostro capitale nel momento in cui dovessero effettivamente partire dei forti movimenti (più che così si potrebbero definire delle forti fiammate) contrari alle posizioni in essere.
Se cerchiamo di dare una logica a tutto quello cui abbiamo assistito tra ieri e la notte, notiamo chiaramente che il dollaro si trova ancora in uno stato di difficoltà sulla scia delle comunicazioni di S&P e sul timore che comunque il debito Usa andrà a pesare fortemente sulle sorti del Paese e con esso dell’economia mondiale. Ma che bella novità, non ci avevamo mai ragionato sopra.
Inoltre sono arrivate parole da parte di un membro della BCE che ha dichiarato che l’euro non è sopravvalutato e che si continuerà a badare alla stabilità dei prezzi, il che ha sicuramente dato beneficio alla moneta unica che è stata in grado di rialzare la testa dopo la forte discesa di lunedì.
Insomma, tutto va su e il giorno dopo tutto va giù. Chi si sforza di effettuare delle previsioni sensate che riescano a muoversi su un arco temporale anche di qualche settimana, vede tutta la propria fatica mal ricompensata e non ottiene buoni risultati dal proprio trading.
Meglio affidarsi ai punti tecnici per sfruttare i movimenti intraday, che ci danno davvero delle ottime opportunità di guadagno. Occorre dunque essere flessibili ed adattare il proprio stile di operatività al mercato, tanto più che gradualmente il numero di investitori retail andrà a crescere e peserà in maniera maggiore sul volume totale di operazioni eseguite.
Dal punto di vista macroeconomico, le uniche cose da segnalare sono dei dati migliori sull’immobiliare americano ed i dati sull’inflazione canadese, usciti più alti delle aspettative, che hanno fatto salire in maniera importante il loonie nei confronti del cugino americano. E l’oro, safe heaven, è pronto alla rottura di 1.500 dollari/oncia.
Passiamo all’analisi tecnica, incominciando dall’eurodollaro, che con la stessa velocità con cui ha corretto lunedì, sta compiendo una decisa risalita da ieri mattina. Il nuovo ritorno dei prezzi al di sopra della grande area di resistenza, compresa fra 1.4250 e 1.43, ha infatti favorito una ripresa piuttosto rapida in grado di mostrare in breve nuovamente 1.44, dopo un minimo di 1.4160. Seppur, come dicevamo ieri, la linea di tendenza che siamo riusciti a seguire negli ultimi mesi sia oramai compromessa dalla recente volatilità, si sono ravvivate in un attimo le speranze di una moneta unica in continuo apprezzamento.
Per considerare questo movimento qualcosa di duraturo dovremmo attendere il superamento definitivo di 1.4520 e 1.4580, successivamente. Questo riaprirebbe la strada ad un potenziale livello obiettivo situato nei pressi di 1.50. Ad ogni modo, data la grande erraticità dei prezzi, soggetti al cambiamento di umore di mercato da un giorno con l’altro, meglio non esagerare con gli obiettivi di lungo e rimanere fedeli ad obiettivi giornalieri, più verificabili.
Si intravede un cambiamento anche sul cambio UsdJpy. In questo caso però parliamo della rottura di una tendenza che va avanti da due settimane, confermata oltre che dal passaggio al di sopra di 82.90, dal superamento della media mobile di breve periodo su grafico con candele orarie. Ha retto bene quindi 82.20, continuando a risultare come livello di supposto di riferimento. Il prossimo livello di resistenza si trova a 83.85.
Ripresa molto veloce anche sul cambio EurJpy, non avrebbe potuto essere altrimenti. Siamo ritornati in una giornata a fare i conti con il livello di 119.35, in questo caso però valutandolo non più come area di supporto ma come resistenza. In una giornata, infatti, il cambio ha messo a segno un recupero di più di 200 punti allontanandosi dall’altro livello interessante che è stato possibile trovare prossimo a 117.
La ripresa generalizzata di tutti i maggiori cambi è stata vista anche sul cable. Non abbiamo più assistito, da ieri mattina infatti, ad un ritorno al di sotto del supporto interessante di 1.6240, aprendo così la strada ad un movimento a rialzo che trova nell’altro lato del movimento laterale delle ultime settimane il maggiore obiettivo: parliamo del raggiungimento di 1.6380, per la precisione, seguito poi dal doppio massimo di 1.6425 in grado, quando rotto di avere lo stesso potenziale di continuazione di 1.4520 sull’eurodollaro.
L’euro in salita ha permesso al cambio EurGbp, ancora una volta, di transitare nei pressi di 0.88 figura. Come sosteniamo da qualche giorno questo appare come livello di accelerazione in ambo le direzioni. In questo caso 0.8865 sembra essere l’obiettivo più probabile.
Anche il cambio GbpJpy, come visto per il UsdJpy, ha rotto la linea di tendenza positiva in atto da un paio di settimane. In questo caso il livello da oltrepassare era 135, sebbene anche 135.80 risulterà da osservare nell’immediato. Qualora anche quest’ultimo venisse oltrepassato potremmo ipotizzare un ritorno al più importante 137.90.
Ed ora concludiamo con il franco svizzero, stabile contro dollaro e soggetto ad indebolimento contro la moneta unica.
Il cambio EurChf in effetti, ovviamente grazie alla ripresa dell’euro, si è allontanato velocemente dall’area chiave di 1.2730-50. Questa ennesima conferma non fa altro che rinforzare l’importanza di questo livello. Ora speriamo che si possa parlare di vera ripresa del cambio al di sopra del livello di resistenza, già provato nella notte, a 1.2930 e poi 1.2955.
Il cambio UsdChf, seppur mossosi verso l’alto, non è riuscito a stazionare al di sopra di 0.8990-0.90 figura. Da questo dipende il breve periodo, con un successivo primo obiettivo a 0.9060.
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