Dal 10 marzo dell’anno scorso, data in cui il Nasdaq tocco’ il suo massimo (5.132.52), al 30 giugno scorso, i fondi che investono sui titoli “value”(*) a piccola capitalizzazione avevano guadagnato il 36,54%. Nello stesso periodo l’indice Standard & Poor 500 e il Nasdaq avevano perso rispettivamente il 10,9% e il 57,2%.
I fondi che invece hanno puntato sui titoli “growth”(**) a piccola capitalizzazione hanno ottenuto una performance negativa, registrando un -31,88%.
Se guardiamo ai primi sei mesi di quest’anno, i titoli “value” a piccola capitalizzazione hanno nuovamente fatto meglio di quelli “growth”, +14,97% contro +4,55%, anche se la situazione si e’ ribaltata nell’ultimo trimestre.
Nonostante la brillante performance dell’ultimo anno, Roger Ibbotson, responsabile della ricerca di Ibbotson Associates, ritiene che le societa’ a piccola capitalizzazione, “value” o “growth”, possano ancora salire, dato che tendono a crescere in modo persistente nel tempo.
(*)value: termine che fa riferimento a societa’ che registrano tassi di crescita nella norma e costanti nel tempo.
(**)growth: termine che fa riferimento a societa’ che registrano abitualmente tassi di crescita molto forti, ma anche maggiormente soggeti a variazioni nel tempo, rispetto alle società “value”.