(Teleborsa) – Il rapporto prodotto dall’Ufficio Studi di Assogestioni evidenzia per i fondi round-trip e cross-border flussi positivi di raccolta che superano 1,2 miliardi di euro. Il sistema chiude complessivamente il mese con riscatti netti pari a poco meno di 1,3 miliardi di euro dovuti ai 2,5 miliardi di deflussi che i fondi di diritto italiano hanno registrato nel mese di riferimento. Il patrimonio del settore, sostenuto dal buon andamento dei mercati equity, ha registrato una crescita degli asset che si assesta oggi oltre la quota dei 450 miliardi di euro. Come avvenuto nel corso del mese di settembre i Fondi Azionari mettono a segno la raccolta più consistente e a ottobre le sottoscrizioni al netto dei riscatti crescono fino a 704 milioni di euro. Il patrimonio, sorretto anche dai mercati cresce superando ampiamente i 98 miliardi di euro, equivalenti al 21,8% degli asset del settore. I prodotti Bilanciati mettono in cassa 250 milioni di euro, il patrimonio sfiora oggi i 20,7 miliardi, equivalenti al 4,6% degli asset investiti in fondi comuni aperti. I Fondi Obbligazionari fanno registrare una raccolta di 146 milioni di euro. Gli asset investiti in fondi Obbligazionari valgono oggi il 41,7% del patrimonio complessivo del sistema un dato vicino ai 188 miliardi di euro. Cresce fino a 63,5 miliardi di euro il patrimonio per i Fondi Flessibili nonostante una raccolta negativa e pari a 100 milioni di euro. Deflussi pari a 225 milioni di euro per i Fondi Hedge che detengono un patrimonio di 13,2 miliardi, pari al 2,9% degli asset complessivi investiti in fondi comuni. I Fondi di Liquidità registrano riscatti pari a 2 miliardi di euro. Il patrimonio della categoria si attesta a 66,9 miliardi, il 14,9% degli asset del settore. Grazie ad una raccolta netta di 1,2 miliardi di euro i fondi round-trip sono nuovamente protagonisti della raccolta messa a segno dai Fondi di diritto Esteri. Questi prodotti detengono oggi un patrimonio pari al 55,5% degli asset del settore equivalenti a 250 miliardi. Alla fine del mese gli asset dei Gruppi italiani valgono il 78,4% del patrimonio, mentre il restante 21,6% è nelle mani dei Gruppi Esteri.