Economia

FMI migliora outlook economia ma avverte “ripresa è fragile”

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(Teleborsa) – Buone o cattive notizie giungono dal Fondo Monetario Internazionale? E’ difficile capirlo, dal momento che il FMI ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita mondiale, ma ha anche avvertito che la “ripresa resta fragile”. Infatti, il Fondo ha limato le previsioni per il 2011, sottolineando che il mercato del lavoro resta la spina nel fianco delle maggiori economie mondiali. Oltre 210 milioni di persone sono senza lavoro, pari a 30 milioni in più rispetto al 2007, quando la crisi non era ancora stata avvertita. Il Fondo Monetario Internazionale sottolinea anche che le economie avanzate dovrebbero stimolare la crescita degli investimenti nel settore privato, mentre tentano di portare avanti programmi di riduzione dei deficit eccessivi. Alle economie in via di sviluppo, come la Cina, il Fondo raccomanda stimolare maggiormente la domanda interna rispetto all’export. Intanto, le previsioni di crescita dell’economia globale per il 2010 sono state alzate al 4,8% dal 4,6% segnalato a luglio, così come è stata alzata al 2,7% la stima di crescita delle maggiori economie avanzate. Per il 2011 la crescita mondiale dovrebbe subire un rallentamento al 4,2% e quella delle maggiori economie avanzate al 2,2%. La crescita della Zona Euro è stata rivista all’1,7% dall’1% precedente per quest’anno, ma nel 2011 l’Area della moneta unica dovrebbe frenare all’1,5%. L’Italia dovrebbe salire ad un ritmo dell’1% nel biennio, mentre la Francia dovrebbe crescere ad un ritmo dell’1,6% in entrambi gli anni. La Germania dovrebbe galoppare nel 2010 con una crescita al 3,3%, ma un rallentamento verrà registrato nel 2011 al 2%. Attesa una contrazione del PIL in Spagna pari allo 0,3% quest’anno, mentre una ripresa è attesa per il 2011 (+0,7%). Migliorato l’outlook anche per il Giappone al 2,8% quest’anno, mentre nel 2011 la crescita dovrebbe rallentare all’1,5%. Le notizie peggiori arrivano per gli Stati Uniti, la cui crescita è stata pesantemente rivista al ribasso, con una stima del 2,6% quest’anno e del 2,3% il prossimo.