
Washington – Il Fondo monetario raccomanda all’Italia riduzioni delle tasse, finanziate mediante tagli alla spesa pubblica in modo da “distribuire meglio i costi del risanamento dei conti e aiutare la crescita”.
Inoltre, nella scheda riassuntiva sulle raccomandazioni fatte ai vari paesi inserita nel rapporto sull’Eurozona pubblicato oggi, il Fmi ricorda di aver suggerito all’Italia di dotarsi di un avanzo di bilancio strutturale prudenziale dell’1 per cento del Pil. Sono poi necessari rafforzamenti delle banche, e simulazioni di resistenza sugli istituti che non partecipavano ali stress test europei.
Il Fmi raccomanda anche accelerazioni delle riforme sui servizi, di portare avanti quella del mercato del lavoro e di ridurre la presenza dello Stato nell’economia.
Nell’area euro si sta assistendo a una fuga di capitali dai paesi del Sud verso quelli del Nord, avverte il Fondo monetario internazionale nell’editoriale del suo rapporto sull’Unione valutaria. “Gli investitori abbandonano i paesi più bisognosi, spostando i loro capitali a Nord, e fuori, verso attività ritenute più sicure” e questo ha portato ad un continuo andamento divergente delle disponibilità di liquidità nelle economie.
Più nel dettaglio nello studio l’istituizione di Washington cita come esempi i casi di Italia e Spagna. “Alla fine del 2011, la quota de debito pubblico detenuta da non residenti era rispettivamente del 34 per cento e del 33 per cento in Italia e Spagna, laddove a fine 2009 era del 44 per cento e del 48 per cento”.