Siena – Tassi di interesse:giornata positiva quella di ieri per i listini dell’area Euro e per gli spread che hanno chiuso la sessione in calo.
La buona asta spagnola, che ha visto collocare un importo maggiore rispetto a quello offerto con un’elevata domanda ma con tassi in rialzo, unita ai buoni dati sullo Zew tedesco e l’attesa per il raggiungimento di un accordo sulla dotazione del Fmi nella riunione che ha inizio venerdì, hanno sostenuto i mercati europei. Buona la domanda anche per i titoli a 6 mesi dell’Efsf.
L’indice Zew tedesco di aprile ha registrato un recupero sia della componente corrente sia prospettica (ai massimi da metà 2010). Il rialzo è attribuibile principalmente al settore costruzioni ed ingegneria meccanica.
Il Fmi in un comunicato ufficiale ha annunciato che Danimarca, Norvegia e Svezia contribuiranno ad aumentare la dotazione di 26 Mld$, che uniti ai 60 Mld$ del Giappone e 200 Mld$ dell’area Euro realizzano un totale di 286 Mld$ verso un aumento auspicato di circa 400 Mld$. La Lagarde, direttore del Fondo, si è detta fiduciosa di riuscire ad ottenere l’intero ammontare durante la riunione del fine settimana.
Il Fmi ha pubblicato l’outlook con le nuove stime di crescita che vedono un calo del Pil dell’area Euro (-0,3% nel 2012 e +0,9% nel 2013) attribuibile principalmente alla recessione in Italia (-1,9% nel 2012 e -0,3% nel 2013) e Spagna (-1,8% nel 2012 e +0,1% nel 2013). Pil positivo invece per Germania e Francia con rispettivamente un +0,6% e +0,5% nel 2012. Per l’intera area è atteso un recupero della crescita già a partire dal secondo semestre dell’anno in corso.
Importante da monitorare oggi l’asta tedesca sul titolo a due anni fino a 5 Mld€ considerata quella deludente sul nuovo titolo a dieci anni.
Negli Usa listini azionari in marcato recupero a fronte di tassi decennali nuovamente in prossimità del 2%. Il maggior ottimismo è stato ispirato in parte dalla revisione al rialzo delle stime di crescita mondiale del Fmi ed in parte dal favorevole andamento dell’asta di titoli a breve termine spagnola.
Inoltre Apple, il titolo con la più elevata capitalizzazione al mondo, ha interrotto la sequenza negativa delle ultime cinque giornate mettendo a segno un recupero di circa il 5%.
Per gli Usa il Fmi ha rivisto al rialzo le stime sul Pil 2012, portandole a 2,1%, un livello comunque nettamente inferiore rispetto al 3% indicato da alcuni esponenti Fed tra cui recentemente Bullard.
A mercati chiusi sono state negativamente accolte le trimestrali di Ibm ed Intel, mentre il giudizio positivo del mercato è arrivato su Yahoo!.
Sul fronte macro, la produzione industriale di marzo è risultata al di sotto delle attese. Deludenti anche i dati sul fronte immobiliare.
Brainard, sottosegretario al tesoro Usa, ha dichiarato che l’amministrazione Obama non ha in programma di aderire alla richiesta di incremento della dotazione del Fmi.
Valute: giornata priva di spunti per il cross euro/dollaro. L’euro ha continuato a scambiare sopra 1,31 per tutta la sessione senza che i dati societari USA o il discorso di Draghi potessero avere qualche influenza. Questa mattina si sta assistendo ad un lieve apprezzamento del dollaro sulla scia della debolezza delle borse. I livelli di supporto e resistenza sono rispettivamente 1,305 e 1,315.
Yen in deprezzamento vs le principali valute grazie al’aumentata propensione al rischio tra gli operatori come testimoniato dal rialzo delle borse mondiali di ieri. Positivo anche il Nikkei grazie alla revisione al rialzo delle stime di crescita sul Giappone per il 2012 e 2013 da parte del Fmi. Verso euro il cross si colloca poco al di sotto della resistenza 107,10. Il supporto per oggi si colloca a 105,50.
Yuan stabile vs euro. I dati di marzo mostrano un calo record dei prezzi delle nuove abitazioni su base annua (in calo in 37 delle 70 città monitorate). Su base mensile il ribasso sembra invece si stia stabilizzando. Stesso andamento anche per le case esistenti.
Materie Prime: altra giornata positiva per la maggior parte delle materie prime. Tra gli energetici è proseguito il rialzo del Wti (+1,2%) in misura maggiore rispetto al Brent (+0,1%), portando lo spread tra le due tipologie di petrolio a circa 14$/b, minimi da febbraio. In calo il gas naturale Usa (-3,2%) sui minimi da 10 anni. Misti i metalli industriali, positivi i preziosi. Tra gli agricoli in sofferenza mais (-1%) e caffè (-1%).
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