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Fitch taglia rating Irlanda: resistono le borse Ue. Su anche i futures Usa

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In attesa dell’avvio delle contrattazioni a Wall Street, sulle borse europee prevale il segno positivo, a eccezione di Francoforte che perde lo 0,10%. Rispetto all’inizio della seduta, quando sembrava ci fosse voglia di rally, i listini ritracciano dai massimi di giornata.

D’altronde, proprio poco fa è arrivato un altro colpo di scure per l’Irlanda. Fitch ne ha abbassato il rating a lungo termine issuer default in valuta locale ed estera a “BBB+” dal precedente “A+” con outlook stabile.

Scudisciata anche al rating issuer default a breve termine in valuta estera, che passa a “F2” da “F1”. Il downgrade, ha spiegato Fitch in una nota, riflette i costi aggiuntivi per ristrutturare e supportare il sistema bancario, le incerte prospettive sul futuro dell’economia a causa dell’intensificarsi della crisi finanziaria e le minori possibilità di accedere al mercato a costi sostenibili. Pesa inoltre l’attuale deterioramento delle finanze pubbliche.

Intanto sui mercati europei a il miglior settore è quello delle risorse di base, dopo che il rame ha testato nuovi valori record durante le contrattazioni in Asia. Bene anche il comparto hi-tech.

Tuttavia tra gli operatori permane la cautela -oltre che per l’ennesima cattiva notizia sull’Irlanda – anche in vista di una nuova manovra di politica monetaria in Cina, attesa per il fine settimana.

L’attenzione degli operatori è rivolta anche ad alcuni dati economici che arriveranno dal fronte Usa, in particolare quelli relativi al mercato del lavoro americano. Nell’attesa, i futures Usa mostrano un andamento positivo. I contratti sul Dow Jones salgono infatti di 30 punti, quelli sul Nasdaq di 5,25 punti e quelli sullo S&P 500 di 3,80 punti.

Londra sale dello 0,35%, Parigi fa +0,52%, Madrid avanza ora dell’1,20%. A Piazza Affari, il Ftse Mib cresce dello 0,48% alle 12.21 circa. Continuano a svettare i rialzi soprattutto di Fondiaria-Sai, che vola quasi dell’8%. Molto bene anche Banca Popolare di Milano (+3,93%), Unipol (+2,98%), Ubi Banca (+2,34%), Intesa San Paolo (+2,32%), Banca Mps. Vanno bene così i finanziari, mentre Banco Popolare è eccezione con un -0,21%,

Male invece Pirelli (-2,19%), Mediaset (-1,51%) e soprattutto Ansaldo che cede più del 3%.

Occhi puntati anche sull’euro, che sui mercati newyorchesi è negativo contro il dollaro a quota 1,3219. La moneta unica scende anche sullo yen a quota 111,04. Il dollaro, che ieri aveva cavalcato l’onda dell’entusiasmo per i tax benefits decisi dal Presidente USA Barack Obama, è piatto oggi sulla valuta nipponica a 83,98.

Tra le commodities il petrolio scambiato sul Nymex cresce a 88,58 dollari al barile, in rialzo di 30 centesimi. Bene anche l’oro, che sul Comex avanza a 1.384,7 dollari l’oncia, in aumento di 1,5 dollari rispetto all’ultima rilevazione.