Soltanto ieri Bankitalia aveva preannunciato per l’Italia un debito in rapporto al Pil del 120% nel 2011 ma evidentemente questi numeri non spaventano Fitch. E’ innegabile che il debito pubblico sia tra i piu’ alti d’Europa (nel 2010 secondo solo alla Grecia), ma la Penisola non presenta rischi di rifinanziamento piu’ alti dei partner dell’area euro. Anzi. L’Italia sembra “relativamente forte”.
A sostenerlo e’ Douglas Renwick, direttore dell’agenzia di rating. “L’Italia – ha spiegato- rappresenta un’eccezione perche’ ha aumentato la quota di debito a breve termine, limando le esigenze di rifinanziamento a medio e lungo termine”.
Renwick non nega che ci sia piu’ debito da rifinanziare nei mesi a venire, ma questo non significa che l’Italia presenti rischi maggiori rispetto agli altri. “Non c’è motivo di preoccupazione”, dice. L’Italia “appare relativamente forte rispetto ai suoi pari nell’area euro” tant’e’ che nonostante i livelli di debito e di elevato fabbisogno l’indebitamento nel complesso e’ rimasto “generalmente stabile”. Conclusione: non c’e’ alcun impatto sul rating del paese.
In uno studio di oggi intitolato “European Government Borrowing” (per leggerlo si puo’ accedere alla sezione ‘Analisi & Studi’ di questo sito), Fitch spiega come l’Italia sia al secondo posto dopo la Francia nella classifica del debito da finanziare nel 2011, con 381 miliardi contro i 386 miliardi di Parigi. “In percentuale del Pil, il finanziamento lordo e’ piu’ alto in Grecia (25%), Italia (23%), Portogallo (23%), Belgio (21%), Francia (18%) e Irlanda (17%)”, si legge nel report.
Non manca una buona notizia: “i governi europei avranno bisogno di prendere in prestito dal mercato 1.866 miliardi di euro per finanziare i propri ampi deficit (…) questo rappresenta un calo del 9,2% rispetto al 2010, quando erano stati toccati i massimi del decennio.