(Teleborsa) – Il consolidamento fiscale nella Zona Euro deve ancora entrare nel vivo. Lo si legge in un rapporto pubblicato dall’agenzia di rating Fitch, secondo il quale è ancora troppo presto per parlare di consolidamento fiscal. Nonostante alcuni Paesi – quali Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda – abbiano messo a punto gli strumenti per un consolidamento fiscale, tuttavia, questo resta limitato a pochi Stati e non sarà pienamente attuato in UE prima del 2011. Sarà in quella data che il rafforzamento del Patto di stabilità europeo produrrà i suoi effetti, imponendo agli Stati con deficit eccessivo di ripristinare una disciplina fiscale in linea con l’obiettivo di ridurre il debito ad un livello sostenibile. Ci vorranno, dunque, due o tre anni per vedere gli effetti della stabilizzazione del debito pubblico. Il rapporto, osservando anche le interrelazioni fra i debiti sovrani degli Stati europei ed il rischio di credito delle banche, sottolinea come questo sia destinato a diventare sempre più competitivo sul mercato dei capitali nei prossimi anni. Infatti, gli stress test condotti sulle banche hanno attenuato le preoccupazioni degli operatori nei confronti del mondo creditizio. D’altro canto, i Paesi europei sembrano far ricorso con sempre maggior frequenza a finanziamenti attinti sul mercato dei capitali. E’ su queste basi che si svilupperà una maggior concorrenza nel prossimo biennio.
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