(9Colonne) – Hong Kong, 5 set – “A Hong Kong la presenza di imprenditori italiani è consistente, ma una serie di vincoli, legati all’inserimento della regione autonoma nella black list del Ministero del Tesoro, limita fortemente le possibilità di cooperazione economica. Questo limite, inserito in seguito alle vicende di Tangentopoli, va rimosso, affinché le imprese italiane che vogliono investire a Hong Kong possano farlo liberamente”. Lo ha affermato il senatore Giuseppe Saro (Dca) nel corso della missione istituzionale che una delegazione del Senato italiano – composta, oltre a Saro, dai senatori Sergio De Gregorio, Valerio Carrara e Giulio Marini – sta compiendo a Hong Kong. “A Hong Kong è in atto un processo di democratizzazione delle istituzioni. Si tratta di un confronto nel quale anche l’Italia può fare la sua parte, per comprendere come conciliare la democratizzazione con il decisionismo, un aspetto che attualmente manca nel nostro paese. D’altronde, i limiti dell’azione del governo Prodi sono sotto gli occhi di tutti. Hong Kong – ha concluso Saro – svolge in maniera eccellente il ruolo di punto di riferimento per gli affari cinesi all’estero, e l’Italia deve modernizzare il proprio modo di operare per restare al passo di un’area così altamente competitiva”.