L’Agenzia delle Entrate bussa alle porte di UBS Group AG per ottenere i nomi dei titolari di conti presso la banca elvetica che vivono in Italia e che avevano conti svizzeri tra febbraio 2015 e la fine del 2016, ossia prima dell’entrata in vigore dello scambio automatico di informazioni con l’Unione europea. Lo riporta la gazzetta federale svizzera.
Nel mirino dell‘Agenzia delle entrate, soggetti che rispondono a quattro criteri: erano titolari di uno o più conti presso Ubs Switzerland AG; il titolare del conto era domiciliato in Italia, al titolare è stata inviata una lettera nella quale Ubs annunciava la chiusura forzata del conto se il cliente non avesse inviato alle stessa prova della sua conformità fiscale riguardo al conto acceso; e infine, che, nonostante l’invio di questa lettera, il titolare del conto non ha fornito a Ubs prove sufficienti sulla sua conformità fiscale riguardante il conto.
Secondo quanto riporta Bloomberg, citando fonti ben informate, almeno 10 banche svizzere stanno collaborando con le autorità italiane nel corso di un’indagine basata su prove raccolte da un recente condono fiscale.
La richiesta da parte del fisco italiano segue la recente controversa decisione del Tribunale federale (TF) secondo la quale UBS dovrà consegnare alla Francia i dati personali riguardanti oltre 40.000 suoi clienti. Il TF ha ritenuto che la “domanda collettiva” francese non sia una “fishing expedition”, ossia di una ricerca generica su un gruppo esteso di persone nella speranza che qualcuno rimanga impigliato nella rete.