(Teleborsa) – La spinta che ancora mancava alla corsa dell’aspirante matricola Ansaldo Energia è arrivata dalla Francia. In un colpo solo, la controllata di Finmeccanica ha portato a casa due accordi che le spalancano le porte del nucleare italiano, con Edf ed Enel, e di quello internazionale, grazie alla partnership strategica con Areva, titolare della tecnologia Epr. Il mercato, si legge in un articolo di Milano Fianza, scommette sul valore aggiunto che le intese raggiunte a Parigi apporteranno all’azienda, avvicinandola alla valutazione sostenuta con forza dalla capogruppo: 1,3-1,5 mld euro. Il numero uno di Piazza Monte Grappa, Pier Francesco Guarguaglini, potrà testare a breve l’effetto traino del business atomico sull’appeal di Ansaldo Energia. L’ipotesi che sta prendendo corpo in queste ore, infatti, è quella di far precedere l’ipo dalla vendita di una quota di minoranza, fino al 20%, a un socio industriale. Guarguaglini, in sintonia con il condirettore generale, Alessandro Pansa, lo ritiene un passaggio indispensabile per accrescere le credenziali della controllata e portarla verso la borsa con un valore di massima ben definito da un private placement. Un doppio binario che ricorda quello inizialmente ipotizzato per un’altra prossima debuttante, Enel Green Power.