Economia

Finanza, Draghi “resta ancora molto da fare”

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(Teleborsa) – La Riforma globale della finanza non è giunta al capolinea. Lo sottolinea presidente del Financial Stability Board e Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, in un intervento su Il Sole 24 Ore, ricordando che questo sarà il tema dei lavori del Comitato per la stabilità finanziaria nel 2011. A due anni dal crack Lehman “resta ancora molto da fare”, ricorda Draghi, soprattutto riguardo i cosiddetti Istituti sistemici, o Sifi (Systemically important financial institution), che si rivelano troppo grandi per poter fallire senza avere impatti sull’intero sistema finanziario. Il caso è quello di Lehman e di altre grandi Istituzioni finanziarie di importanza sistemica, che necessitano di una regolamentazione specifica. Dopo Basilea il lavoro non è ancora finito. Occore definire un nuovo quadro regolamentare anche per gli Istituti di importanza sistemica, che dovrebbero avere una capacità di assorbimento delle perdite superiore a quello delle altre banche, attraverso una combinazione di soprattasse sul capitale, capitale “eventuale” convertibile e debito “bail-in, ovvero di obbligazioni da poter sacrificare in caso di fallimento. Il secondo punto riguarda meccanismi di liquidazione efficaci, che mettano in grado le autorità nazionali di poter agevolmente operare e favoriscano anche una liquidazione transnazionale. Draghi conclude poi ricordando l’importanza della supervisione e del rafforzamento delle infrastrutture dei mercati finanziari, necessaria per l’intero settore finanziario e più in particolare per le fonti di rischio di sistema.