Fiat conferma l’intenzione di non esercitare l’opzione di vendita del settore Auto a General Motors (GM – Nyse) prima del 2004.
Le banche hanno preparato da giorni il loro piano di riduzione del debito di Fiat, che diversamente rischia di essere degratato a “junk”, cioè spazzattura.
Gli istituti di credito e GM guardano con interesse a Fidis Spa, la finanziaria automobilistica di Fiat Auto, mentre è di poche ore fa l’accordo tra il Lingotto, la banca francese Bnp Paribas e CNH, la società che produce macchine agricole.
Per dimunuire il maxi debito, Fiat ha in mente di cedere importanti asset come Teksid, Comau e Magneti Marelli e di ridurre le proprie partecipazioni in alcune società come Italenergia.
Ma per risalire rapidamente la china non ci sono altre strade se non la vendita di nuove auto.
Le speranze di Fiat di andare in break-even entro il prossimo anno sono legate alla due macchine presentate ieri: la Lancia Thesis, l’ammiraglia che dovrà fare concorrenza a BMW e Mercedes, e il monovolume Lancia Phedra.
Il dato che accompagna il debutto ufficiale delle due autovetture non è affatto confortante: oggi è stato pubblicato il dato relativo alle immatricolazioni è risultato inferiore dell’11% rispetto al maggio del 2001. Si tratta del 5° ribasso consecutivo.
Il dato non ha depresso il titolo, che continua ad essere tra i migliori del Mib30.
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