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FIAT, SHORT ALL’ ATTACCO TITOLO PERDE -6.40%

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Giornata pesante per Fiat in Piazza Affari: il titolo della casa torinese, debole fin dall’avvio, cede il 6,40% a 9,94 euro. Male anche la controllante Exor (-5,07%) e Pirelli: l’altro grande ‘automobilistico’ della Borsa di Milano scende del 6,97%. In Europa, dopo i forti recuperi degli ultimi mesi, l’indice Dj stoxx del comparto auto sta cedendo oltre quattro punti percentuali, con Daimler che perde il 5,93% e Renault il 5,25%. (ANSA)

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(WSI) – Il piano di rilancio di Chrysler al centro delle attenzioni del mercato. L’appuntamento è fissato per il 4 novembre, ma le indiscrezioni non hanno tardato a trapelare. Ieri il Wall Street Journal ha ipotizzato l’esordio della MiTo per il 2012, mentre per l’anno successivo sarebbe pronto lo sbarco dell’Alfa Romeo, costruita interamente in America.

La 500 invece verrà prodotta in Messico per entrare nel mercato a stelle e strisce agli inizi del 2011 commercializzata dalla rete Chrysler, ma col marchio rigorosamente Fiat. Secondo un operatore, “in un momento in cui il mercato storna gli operatori vanno a penalizzare un titolo che ha corso molto di recente, peraltro sulle attese per un piano (quello di Chrysler) su cui le carte sono per così dire ancora coperte”.

Dalle prime indiscrezioni sul piano per l’esperto sono emersi inoltre due elementi di delusione: “in primo luogo non capisco per quale motivo l’introduzione della 500 e il ritorno di Alfa Romeo negli Usa siano così lontani nel tempo”, appunto rispettivamente nel 2011 e nel 2012.

“In precedenza la sensazione era che la 500 sarebbe stata introdotta nel 2010. In secondo luogo”, aggiunge l’analista, “c’è ormai la netta percezione che per almeno due anni per Chrysler non ci saranno nuovi modelli e dunque la quota di mercato, già scesa intorno all’8%, difficilmente tornerà a salire in modo consistente. Ciò significa che il taglio dei costi sarà veramente cruciale per l’andamento di Chrysler”.

Inoltre, secondo un’indagine condotta nel 2008 dalla statunitense Consumer Reports, associazione indipendente dei consumatori, i prodotti Chrysler sono tra i peggiori negli Stati Uniti per la mediocre performance o per la scarsa affidabilità.

A detta di Consumer Reports, l’unica vettura cha ha registrato delle buone performance nei test di affidabilità è il Dodge Ram 1500 pick up, che è stato ridisegnato nel 2009. Più di un terzo della media dei prodotti Chrysler, invece, ha evidenziato performance peggiori della media, incluso il Dodge Journey.

Il mercato ha reagito male a queste notizie e a Piazza Affari il Lingotto registra la peggiore performance del paniere principale, cedendo il 5,37% a 10,05 euro. In ribasso anche l’intero comparto europeo (-4,39%) con quasi tutti i produttori sotto pressione: Bmw (-3,60% a 33,22euro), Daimler (-5,90% a 32,99 euro), Porsche (-4,21% a 51,87 euro), Renault (-5,12% a 30,69 euro) e Peugeot (-2,13% a 21,83 euro).

Buone notizie invece arrivano dalla Turchia dove Tofas, joint venture tra la casa torinese e Koc, ha registrato un deciso miglioramento dell’utile netto durante il terzo trimestre. Infatti, i profitti sono saliti a 85 milioni di dollari (+800% anno su anno), le vendite a 867 miliardi (+18%). In aumento anche la quota di mercato sia per i veicoli commerciali sia per le automobili. La forte crescita è data soprattutto dagli incentivi alla rottamazione varati dal Governo turco. Mediobanca ha confermato il rating outperform su Fiat con target price a 14,5 euro. (Alberto Bolis)

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TORINO, 28 ottobre (Reuters) – Exor (EXOR.MI: Quotazione) non ha mai presentato un’offerta per la controllata di Intesa Sanpaolo (ISP.MI: Quotazione), Fideuram, ma ha solo manifestato un interesse.
Lo ha dichiarato il presidente della holding della famiglia Agnelli, John Elkann.

“Non abbiamo mai fatto nessuna offerta, solo manifestato il nostro interesse”, ha affermato Elkann a margine di un incontro a Torino. In merito al ruolo di Banca Leonardo, il presidente di Exor ha aggiunto: “lo hanno detto anche loro, sono solo advisor di Intesa”.

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da Il Sole 24 Ore

La vendita ma anche la quotazione. Il processo di valorizzazione di Fideuram procede lungo un duplice binario. A sancirlo è stato ieri il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. Come a dire: se vendita deve essere, che avvenga al miglior prezzo possibile. Così oltre a sondare l’eventuale disponibilità di terzi, la prima a dichiararsi interessata è stata Exor, si esplorerà anche la strada dell’Ipo. E il cdg di ieri è servito proprio per ribadire che entrambe opportunità vanno valutate approfonditamente. La riunione non avrebbe invece toccato il dossier Delta, la società di credito al consumo di proprietà della Cassa di Risparmio di San Marino, commissariata da Bankitalia. Il gruppo guidato da Corrado Passera sta valutandone l’acquisto nell’ambito del progetto di creazione di un polo del credito al consumo che comprenderebbe, oltre a Delta, anche Neos Banca. (R.fi.)