Fiat è in recupero nel giorno in cui si conclude l’incontro fra l’amministratore delegato Giancarlo Boschetti e la comunità finanziaria. Si inserisce comunque in un movimento rialzista che sta interessando tutta Europa.
Boschetti ha assicurato che Fiat Auto non interromperà la produzione in alcuno dei suoi impanti, e questo nonostante abbia deciso di tagliare il 7% della forza lavoro in Europa, cioè 2.400 posti.
Ora i nuovi obiettivi sono una maggiore efficienza e una riduzione dei costi fissi.
La società della famiglia Agnelli conta di produrre due modelli l’anno.
Boschetti ha detto di aspettarsi un calo della quota Fiat Auto in Italia dal 30,2% di quest’anno al 29,6% del 2004.
Nel 2001 la quota di mercato è stata del 30,9%.
Il Lingotto prevede invece una crescita della quota per l’Europa occidentale nel 2004 al 4,6% dal 3,9% del 2002, mentre per il resto del continente dovrebbe rimanere essenzialmente
invariato a 12,2% nel 2004 dal 12,3% del 2002.
Oggi sulla stampa italiana molto spazio era dedicato ai possibili aiuti che potrebbero venire a Fiat da parte statale. Secondo Il Sole 24 Ore non si va verso una riedizione della rottamazione; potrebbe invece essere possibile un intervento che spinga i consumi di beni durevoli con caratteristiche ecologiche.
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