Nuovo strappo di Fiat a Piazza Affari, alla vigilia del cda sul consuntivo 2005. Se non vi sono attese particolari sui conti, che rispecchieranno i preliminari già annunciati a gennaio, sul mercato gli acquisti più speculativi sono legati anche a scommesse su un ritorno al dividendo, malgrado a Torino si tenda a escludere l’ipotesi. Il titolo del Lingotto, che già venerdì aveva sfondato la soglia dei 9 euro, chiude fissando un nuovo massimo a 9,296 euro in rialzo del 3,44%, tornando a livelli che non vedeva da metà dicembre 2002. Intensi gli scambi, che con 29,4 milioni di azioni passate di mano raggiungono il 2,7% del capitale votante.
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“Una corsa speculativa – commenta un analista – non del tutto motivata da notizie, ma piuttosto dall’attesa per il cda di domani da cui, nonostante l’ad Marchionne sia stato freddo sul tema, qualcuno si attende un’eventuale proposta di dividendo”. Nel 2006 “non è probabile” che, sulla base dei numeri archiviati nel 2005, “venga proposto” il pagamento di un dividendo da parte di Fiat aveva detto Marchionne a fine gennaio. “‘Potrebbe essere possibile – aveva detto – ma il fatto che sia probabile e’ un altra” cosa.
Di certo “su questi livelli il titolo è ben prezzato” sottolinea un operatore con un occhio ai target price dei principali uffici studi che stanno tenendo d’occhio l’andamento delle azioni del Lingotto per una possibile revisione al rialzo dei loro giudizi e consigli. Sul rally di Fiat in Borsa contribuisce anche l’ emissione di un bond da 500 milioni di dollari da parte della controllata americana CNH, i cui proventi verranno utilizzati per il rifinanziamento del debito. Emissione che, sottolineano gli analisti “ha riscontrato un notevole successo, tanto che l’offerta è stata aumentata dagli originari 350 milioni di dollari”.
Fiat controlla l’85,1% di CNH, ma detiene anche 8 milioni di azioni ‘preferred’ che si convertiranno automaticamente in 100 milioni di azioni ordinarie a un prezzo di 20 dollari se il prezzo di mercato delle azioni CNH si manterrà per 30 giorni consecutivi al di sopra della soglia di 24 dollari prima della fine dell’anno. Se così fosse, Fiat si troverà a controllare il 91,4% di CNH. Buona, intanto, anche la seduta di Borsa per CNH a New York, con un rialzo del 6,8% a 25,77 dollari alla chiusura di Milano, dopo i nuovi massimi dal giugno del 2002 (a 26,02 dollari) segnati nel corso della giornata.