(Teleborsa) – La Fiat non arretra dalle sue posizioni sulla “questione Pomigliano”. Il numero uno del Lingotto, Sergio Marchionne, non ha usato mezzi termini, o si trova l’intesa o si chiude. Marchionne ha ribadito che i tempi sono ormai maturi per trovare un’intesa. In caso di disaccordo la Fiat potrebbe trovare molti altri posti dove produrre auto, quali la Serbia o la Polonia. Marchionne ha anche confermato la validità dei targets per il secondo trimestre dell’anno, segnalando che le vendite segneranno a giugno lo stesso trend visto a maggio e rinnovando la previsione di fine anno di un mercato in contrazione del 10-15% rispetto al 2009.