Fiat Industrial sta valutando la possibilità di ricorrere a un’emissione obbligazionaria. E’ quanto si apprende dal Wall Street Journal che precisa che, a partire dall’11 marzo, alcune banche organizzeranno riunioni con gli investitori in Europa al fine di considerare “opportunità presenti sul mercato dei capitali”.
Il pool di banche comprende Unicredit, Intesa SanPaolo, Barclays, Bnp Paribas, Credit Agricole, Citigroup, Royal Bank of Scotland e Société Générale.
Intanto, si avvicina per Fiat Spa un’importante prova: nel corso di questa settimana, l’amministratore delegato Sergio Marchionne introdurrà gli ultimi modelli Chrysler con il nome di Fiat, in occasione dell’autoshow di Ginevra.
Ma gli analisti non sono poi così ottimisti sul futuro di Fiat in Europa. “Fiat avrà bisogno di vendere almeno il 10% in più di macchine in Europa solo per raggiungere il break even”, ha affermato, interpellato da Bloomberg, Jochen Gehrke di Deutsche Bank. E le previsioni non sono ottimistiche, visto che secondo Gehrke – che Bloomberg reputa l’analista numero uno tra tutti coloro che seguono il titolo Fiat – Fiat è destinata a perdere ulteriori quote di mercato in Europa. Questo, dopo che la sua fetta di mercato è scesa al 7,6% nel 2010 dall’8,7% del 2009.
“Fiat sta giocando sulla difensiva in Europa, e non ha nessun prodotto di rilievo da lanciare in tutto il corso dell’anno”, ha precisato l’esperto, prevedendo comunque che l’azienda “disporrà di una linea di prodotti più nuova nel 2012”.