(Teleborsa) – Si è tenuta oggi a Torino la riunione con il Sindacato sul futuro dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco. Erano presenti i rappresentanti di FIM, UILM, FISMIC e UGL, mentre erano collegati in video conferenza da Napoli i sindacati territoriali di FIM, UILM e FISMIC. Con la FIOM, che aveva dichiarato la sua impossibilità a partecipare, è stato definito un incontro per il giorno 4 giugno prossimo. Nel corso della riunione la Fiat ha presentato alcune ulteriori proposte che tengono conto delle osservazioni raccolte nel corso della trattativa e che si propongono di conciliare le esigenze dell’Azienda con le richieste del Sindacato. La Fiat ritiene necessario che il piano venga definito con le Organizzazioni Sindacali che dovranno assumersi la responsabilità di garantirne la successiva realizzazione, assicurando il funzionamento degli strumenti che congiuntamente verranno adottati. La sopravvivenza e il rilancio dello stabilimento dipenderanno dal livello di competitività che saprà raggiungere e mantenere nel tempo in termini di costi, qualità e rapidità di risposta al mercato. Bisogna che tutti abbiano il coraggio di operare un profondo cambiamento che superi gli schemi e i comportamenti del passato, incompatibili con le sfide future. Per assicurare il futuro di Pomigliano e di tutta la struttura produttiva in Italia occorre rendere gli impianti più efficienti e più competitivi. Le nuove proposte della Fiat sono quelle minime per poter giocare un ruolo non marginale nella competizione internazionale. Il mancato allineamento ai migliori standards produttivi sarebbe molto penalizzante per lo stabilimento e ne renderebbe precario il futuro. La Fiat non può rischiare il lancio di una vettura fondamentale come la Panda producendola in un impianto non competitivo. “I tempi stanno diventando stretti – ha detto l’Amministratore Delegato della Fiat Sergio Marchionne – Il protrarsi della trattativa con in Sindacati ha già provocato lo slittamento degli investimenti necessari per l’avvio della produzione. Spero che si possa giungere ad una rapida conclusione perché presto sarà impossibile accettare ulteriori ritardi. In assenza di un accordo che offra adeguate garanzie potrebbe diventare inevitabile riconsiderare il progetto e prendere in considerazione ipotesi alternative per la produzione della futura Panda”.