Fiat in controtendenza rispetto al mercato
dopo il dato sulle immatricolazioni di auto tutto sommato positivo e sulle
voci di aggregazioni imminenti per il settore auto.
Le immatricolazioni di auto a dicembre sono salite del 12,08% a 128.500
vetture, quelle dell’anno sono calate dell’1,24% a 2.349.200. La quota di
mercato Fiat è calata a 35,5% da 38,6%.
Gli analisti stimano per il 2000 immatricolazioni per 2,3-2,4 mln di vetture
senza incentivi, circa 2,5 mln con incentivi. Anche Centro Studi
Promotor prevede immatricolazioni stabili sui livelli 99 senza incentivi.
Il titolo e’ salito nella seduta odierna del 4,4%.
“Fiat ha mostrato nei primi giorni dell’anno una performance decisamente
migliore a quella dell’indice soprattutto sulle attese per un’aggregazione
nel settore auto”, dice un analista.
Giudizi diversi sulle immatricolazioni. “Il mercato nel suo complesso è
buono, il dato di dicembre 99, 128.500 vetture, è molto vicino a quello
di dicembre 97, quando eravamo nel pieno degli incentivi”, dice
Alessandro Bay Badino di Capital Metzler.
“Non è invece positivo il calo della quota di mercato Fiat, dovuta però,
almeno in parte, a fattori contingenti”, aggiunge Bay Badino. “Le voci
sulla possibilità di incentivi nel 2000 spingono infatti i consumatori a
rinviare gli acquisti. Fiat è più interessata di altri perchè gli incentivi
riguardano generalmente la fascia medio-bassa del mercato”.
“I dati di dicembre storicamente per Italia sono poco significativi, perché
i clienti cercano di posticipare l’acquisto all’anno nuovo”, dice Gianluca
Pediconi di Deutsche Bank. “Il mercato italiano è stato comunque
superiore alle attese. Si può inoltre presupporre che Fiat si fosse tarata
su livelli più bassi e non ha saputo soddisfare tutta la domanda. Sarà più
significativo il dato di gennaio”.
“Le cifre non sono esaltanti, ma in linea con attese”, dice Valentino
Romeri di Rasfin. “Mi sembra più interessante il dato sulla nuova Punto
(richieste per 320.000 vetture dal lancio l’11 settembre), le cui
consegne mi sembrano un po’ in ritardo rispetto agli ordini. Guardando il
mercato italiano di dicembre, Fiat non ha brillato”.