Economia

Fiat, Fimisc si metterà in moto per chiedere “ipotesi C”

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(Teleborsa) – L’esito dle referendum non sarà sufficiente a portare la Panda a Pomigliano. E’ questa l’opinione della Fimisc, secondo cui il risultato del referendum tra i lavoratori e le lavoratrici di Pomigliano, pur registrando un largo consenso a favore dell’accordo (oltre il 63% dei voti validi), che premia lo sforzo messo in campo da coloro che hanno sottoscritto l’accordo e dai lavoratori e lavoratrici perbene di Pomigliano, non sarà purtroppo sufficiente a far mantenere l’impegno di investire in quello stabilimento 700 milioni di Euro per produrre la Futura Panda. Sarà ineluttabile la decisione della FIAT di portare in Polonia la produzione della Panda e della Ypsilon, con conseguenze sociali impensabili per il territorio di Pomigliano, della Campania, ma anche dell’intero sistema Paese. “Nelle prossime ore chiederemo a FIAT di non procedere in questa direzione, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per scongiurare quello che appare essere il primo capitolo della fine sostanziale dello stesso progetto FABBRICA ITALIA, che tante speranze aveva rinfocolato sulla possibilità che nel Nostro Paese potesse rimanere un settore manifatturiero avanzato, produttivo, capace di attrarre investimenti e di produrre buona occupazione”. “La FISMIC si attiverà anche per richiedere che venga messa in campo la cosiddetta “IPOTESI C”, con la costituzione di una NEWCO a cui conferire cespiti e lavoratori di Pomigliano, con regole fissate dall’accordo che, comunque, è stato approvato da oltre il 60% dei lavoratori”.