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Fiat-Chrysler: nasce ufficialmente nuovo gruppo, tensione per il Cda

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NEW YORK (WSI) – Fiat-Chrysler dovrebbe chiudere il 2013 con un utile netto combinato di 1,07 miliardi di euro rispetto agli 1,41 miliardi del 2012, in base alle le stime degli analisti pubblicate dal Lingotto in vista del cda di domani sui conti e la nuova sede.

L’utile trimestrale e’ atteso in rialzo a 400 milioni di euro contro i 388 dello stesso periodo dell’anno precedente. Quanto alla nuova sede del gruppo, dopo la salita di Fiat al 100% di Chrysler, l’amministratore delegato Sergio Marchionne dovrebbe proporre al cda il modello seguito da Cnh Industrial, cioe’ a dire con il domicilio fiscale a Londra e la quotazione principale a Wall Street mentre quella secondaria sarebbe a Milano, secondo le anticipazioni di stampa.

I fari sono puntati anche sul nuovo nome e logo. Durante il salone dell’auto di Detroit, a meta’ gennaio, Marchionne ha tenuto a rimarcare come la sede fiscale di una societa’ globale come Fiat-Chrysler rappresenti un dettaglio irrilevante mentre la sede della quotazione deve essere selezionata in base alla disponibilita’ di capitali.

Il presidente John Elkann ha assicurato che sia Fiat e sia Chrysler resteranno nel nome. Nel terzo trimestre del 2013 la casa di Auburn Hill ha messo a segno il suo nono risultato positivo consecutivo con un utile di 464 milioni di dollari, spingendo i profitti Fiat a quota 260 milioni di dollari.

Domani, per la prima volta, sara’ tenuta un’unica conferenze call per la presentazione alla comunita’ finanziaria dei risultati di Fiat Spa e Chrysler Group.

La concorrenza si fa agguerrita. Nessuna casa automobilistica ha mai venduto più di 10 milioni di vetture in un anno, ma Toyota ci vuole riuscire.

Nel 2013 la casa giapponese è rimasta la più popolare per il secondo anno di fila, superando la concorrenza dell’americana General Motors di circa 270 mila vetture.

Fiat è cauta in Borsa nel giorno dello storico Cda da cui emergeranno sede, quotazione e nome. Il titolo sale dello 0,20% a 7,56 euro, mentre l’indice di riferimento Ftse Mib avanza dello 0,80%. (Agi)