Società

Fiat-Chrysler, mentre in Italia sono (quasi) tutti contro, Obama loda il Ceo Marchionne

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

“Marchionne sta facendo un grande lavoro”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama parlando dallo stabilimento di Jefferson North a Detroit, dove è stato di recente aggiunto un secondo turno produttivo e, con esso, circa 1.100 posti di lavoro. “Un anno fa il futuro sembrava essere in dubbio” ha detto Obama, sottolineando che la situazione ora è molto cambiata. Il presidente americano, scherzando prima di iniziare il suo discorso ufficiale, ha ricordato che “la prima auto che ho comprato è stata un Grand Cherokee”. Obama visiterà oggi anche lo stabilimento Hamtramck di General Motors (uno dei nove che rimarranno aperti per fare fronte alla domanda nel consueto periodo di chiusura estiva).

Politica economica Il presidente americano intende prendere come esempio i colossi di Detroit per sottolineare che la sua strategia economica, in senso più ampio, funziona e che porterà alla ripresa del Paese. “Un anno fa qualcuno mi ha detto è stupido aiutarli, ma la nostra strategia era rimettere in carreggiata il settore automobilistico” ha detto Obama. “Salvare l’industria automobilistica americana è stato difficile, non volevo che il governo entrasse nel settore”: ma l’industria delle quattro ruota rappresenta “molto” dello spirito americano. “Il fatto che siamo qui, che siete qui è la prova che chi criticava gli aiuti a Gm e Chrysler sbagliava”: l’industria automobilistica è in ripresa.

Marchionne elogia Obama L’amministratore di Fiat e Chrysler annuncia che le vendite della casa automobilistica Usa raddoppieranno in Europa e in Sudamerica tra il 2010 e il 2011, fino a raggiungere le 200mila unità. Secondo Marchionne l’aumento è attribuibile alla capacità di Chrysler di puntare sulla rete di distribuzione internazionale di Fiat, specie in questi mercati. Inoltre Marchionne annuncia che la Chrysler intende lasciare aperto l’impianto di Sterling Heighs nel Michigan, che avrebbe dovuto chiudere nel 2012. Dall’inizio del 2011 l’azienda prevede di introdurre un secondo turno di circa 900 dipendenti. Marchionne ha parlato durante la visita agli impianti Chrysler del presidente Usa: “Siamo onorati di avere il presidente a Jefferson North oggi – ha detto Marchionne -. È stato grazie al coraggio della sua decisione che Chrysler è stata in grado di sopravvivere e di cavarsela a un anno dalla bancarotta”.