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FIAT-CHRYSLER: IDEE SULL’AUTO DEL FUTURO

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L’unione tra i due colossi del settore automobilistico portera’ alla produzione di vetture in grado di unire l’accessibilita’, lo stile e il basso impatto ambientale offerti da Fiat, alle alte prestazioni garantite dalle capacita’ industriali di Chrysler.

Stando ad uno studio dell’Istituto Europeo del Design di Torino proiettato al futuro che ha analizzato l’evolversi dei reali rapporti tra i due marchi, lo storico accordo tra le due aziende puo’ generare nuovi prodotti competitivi e innovativi, tanto sul mercato europeo quanto su quello statunitense, offrendo enormi prospettive di guadagno.

Ai 37 studenti del secondo anno del corso triennale in Transportation Design – car design e’ stato chiesto di progettare una vettura capace di combinare nel modo piu’ adeguato il know how tecnico, le piattaforme e i valori dei marchi FIAT e Chrysler. Da un lato, lo stile, l’accessibilita’ economica e il basso impatto ambientale dei veicoli FIAT, dall’altro le nuove piattaforme e le grandi capacita’ industriali e produttive di Chrysler.

“Quali e come saranno i veicoli di domani? L’unione tra i marchi FIAT e Chrysler porta con se’ le potenzialita’ per trovare una risposta adeguata a questa domanda”, commenta César Mendoza, Direttore IED Torino, precisando che “far lavorare gli studenti su un tema cosi’ attuale, ancora prima dell’ufficializzazione dell’accordo, ha rappresentato per la nostra Scuola una vera sfida didattica”.

Nel corso dell’esercizio, partito nel febbraio del 2009 e conclusosi a luglio, la collaborazione con il Centro Stile di FIAT e’ stato fondamentale per dare concretezza al progetto. La coordinazione e’ spettata ad un team di docenti capaci di seguire gli studenti nella lavorazione degli interni e degli esterni.

Gli studenti hanno lavorato singolarmente e, tra le proposte presentate, ne sono state selezionate 13. Tra queste, hanno riscosso un particolare interesse i progetti di una vettura ecologica di facile produzione e una jeep in stile europeo, ma contaminata dalla cultura americana, dotata di dettagli hi-tech e di lusso.

Biov, la proposta di Roberto Testolin, punta alla riduzione dei costi di produzione di una vettura ecologica posizionata nel segmento A, con l’obiettivo di raggiungere un target giovane ma sensibile alla tematiche ambientali. La vettura si compone di pochissime superfici in materiali plastici di facile produzione e molto leggeri. Queste parti, montate attraverso un sistema di sovrapposizioni, diminuiscono la complessita’ di produzione del veicolo e i costi di ingegnerizzazione.

La jeep PYGMY di Vasiliy Kurkov si basa, invece, sulla piattaforma della Fiat Panda Cross 4×4 ed e’ un veicolo a due posti che offre diverse possibilita’ di caratterizzazione stilistica. Una vettura universale che, a seconda delle esigenze del cliente, il produttore potra’ trasformare in una shopping car o in una jeep sportiva vicina al mondo del rally. Gli interni uniscono particolari fashion e retro’ con dettagli high-tech, trasmettendo all’utente una sensazione di lusso e di qualita’.