(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione della Fiat S.p.A., riunitosi oggi, ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazioni, l’adozione di modifiche al Piano di incentivazione 2009-2010 approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 27 marzo 2009. Le modifiche – che verranno sottoposte ai sensi dell’art. 114 bis del D. Lgs. 58/98 all’Assemblea degli Azionisti prevista per il prossimo 26 marzo 2010 – sono rivolte a valorizzare al massimo le caratteristiche di incentivazione e fidelizzazione del Piano. Lo si legge in una nota. Il Gruppo Fiat sarà così dotato di uno strumento più aderente all’attuale contesto del settore automotoristico mondiale. Il Piano, basato su uno strumento di remunerazione in equity (stock grant), ha l’obiettivo di assicurare il coinvolgimento e la fidelizzazione delle persone chiave per la crescita del Gruppo, allineandone gli interessi a quelli degli azionisti. Il Piano è fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance ed al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentono ai beneficiari di ricevere gratuitamente un corrispondente numero di azioni Fiat ordinarie. Nella sua originaria impostazione, il Piano prevedeva 2 milioni di diritti attribuiti all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. Sergio Marchionne e la facoltà , in capo all’Amministratore Delegato stesso, di attribuire sino ad un massimo di 6 milioni di diritti, corrispondenti ad altrettante azioni Fiat ordinarie, a manager aventi un ruolo con significativo impatto sui risultati del business. La maturazione di tali diritti era prevista in una unica soluzione al momento dell’approvazione del bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010 ed era subordinata sia al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo a quella data sia al raggiungimento di obiettivi di performance per gli anni 2009 e 2010. Le modifiche proposte consistono nell’incremento del numero di diritti oggetto di attribuzione, nell’introduzione di una componente di pura fidelizzazione e nell’estensione della durata. Sarà così possibile prolungare gli effetti di incentivazione e fidelizzazione sino all’approvazione del Bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2011 e, conseguentemente, di correlare il Piano anche al raggiungimento degli obiettivi 2010 e 2011. In particolare, si propone di incrementare il numero dei diritti complessivi oggetto del Piano a 12 milioni. Di questi 12 milioni, si propone di destinarne 4 a finalità di pura fidelizzazione, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Tale componente di fidelizzazione è costituita da 2 milioni di diritti destinati all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. e 2 milioni destinati ai manager del Gruppo. Infine, gli ulteriori 8 milioni di diritti comprendono: 500.000 assegnati all’Amministratore Delegato, in relazione ai quali sono già stati raggiunti i risultati di performance relativi all’esercizio 2009; 1,5 milioni destinati all’Amministratore Delegato e 6 milioni ai manager. Questi diritti sono condizionati al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino all’approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 e al raggiungimento di obiettivi di performance gestionale relativi agli esercizi 2010 e 2011. Restano invariate le altre caratteristiche del Piano, che verrà servito con azioni già emesse acquistate sul mercato e pertanto non avrà effetti diluitivi, non prevedendo l’emissione di nuove azioni. Il documento informativo relativo al piano sarà reso pubblico nei tempi normativamente previsti.
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