Fiat perde pesantemente terreno, quasi tre punti percentuali, nel quadro di una giornata disastrosa, segnata dallo scandalo WorldCom.
Tuttavia il mercato è molto attento, specialmente dopo le indiscrezioni apparse sulla stampa a proposito di un riavvicinamento con mediobanca sul territorio della Ferrari.
In questo senso riveste molta importanza il consiglio di amministrazione di domani al Lingotto.
Se l’operazione con Mediobanca venisse approvata, questa (come scrive del resto anche il Wall Street Journal Europe) potrebbe successivamente vendere la propria partecipazione nel corso del collocamento di Ferrari.
Proprio l’Ipo del Cavallino rampante potrebbe slittare di sei, nove mesi.
Mediobanca, secondo quanto riporta un importante quotidiano finanziario, avrebbe preso in mano le redini del collocamento, spodestando IntesaBci, Unicredito e Deutsche Bank e avrebbe deciso che settembre non è adatto al debutto.
L’attenzione su Fiat non si esaurisce qui. Per altri due motivi.
Innanzi tutto c’è Opel, che è la divisione tedesca di General Motors (alleati americani di Fiat), la quale secondo il suo numero uno Peter Forster potrebbe beneficiare sia a livello di immagine che a livello di nuove possibilità di accordi commerciali di una acquisizione di Fiat da parte del gruppo americano.
Questa è la dimostrazione che una parte del mercato e degli operatori preme per un ingresso in tempi brevi del partner Usa in Fiat Auto.
Inoltre si profila all’orizzonte un decreto del governo italiano a favore dell’auto che dovrebbe essere varato in settimana. Si tratterebbe di €600 milioni netti di qui alla fine dell’anno; tra gli interventi sembrerebbe confermata la sospensione dell’Itp, l’imposta provinciale di trascrizione, fino al primo gennaio 2003.
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