MILANO (Reuters) – Fiat sta ancora studiando l’operazione con Chrysler, ma conta di concludere l’accordo entro il 17 febbraio, termine fissato dal governo Usa per la presentazione di un piano industriale che garantisca la sopravvivenza del colosso Usa. Lo dice in un’intervista al Wall Street Journal l’Ad Sergio Marchionne che definisce l’alleanza con la casa d’auto di Detroit un “biglietto della lotteria” che potrebbe non valere nulla se Chrysler non riuscirà a riprendersi. Per sostenere il rilancio di Chrysler e valorizzare la propria partecipazione il gruppo Italiano intende investire negli Usa 3-4 miliardi di dollari in tecnologie nei prossimi anni: “Intendiamo aiutarli dove possiamo dal punto di vista operativo”.
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L’obiettivo finale, aggiunge, è “creare valore per gli azionisti di Fiat”. Il 20 gennaio Fiat, Chrysler e Cerberus Capital Management hanno siglato un term-sheet non vincolante per creare un’alleanza strategica globale in base a cui la casa torinese avrà un iniziale 35% del colosso Usa in crisi, controllato oggi all’80,1% da Cerberus e al 19,1 da Daimler. L’accordo non prevede investimenti cash da parte di Fiat né impegni a finanziamenti futuri.
