Ferrari in corsa verso il listing. Chi può dirlo?

di Redazione Wall Street Italia
16 Novembre 2010 10:04

(Teleborsa) – Il Cavallino scalpita, anche se resta l’amarezza per un Mondiale di Formula uno perso all’ultima gara, dopo il settimo posto di Fernando Alonso al Gran Premio di Abu Dhabi che ha consegnato la corona iridata alla Red Bull di Sebastian Vettel. L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha ricordato ai delusi e ai sostenitori che la Ferrari “rappresenta nel mondo il meglio della tecnologia italiana. Le sue vetture sono considerate ovunque il simbolo di una Italia all’avanguardia”. Il risultato di domenica scorsa, aggiunge il manager, “non mette in discussione questi valori”. La rossa di Maranello resta al centro dell’attenzione anche per altre vicende: il Cavallino, assieme ad Alfa Romeo e Magneti Marelli, potrebbe essere messo in vendita per far fronte ad occasioni di ulteriore sviluppo. Il vero pallino della Fiat, ormai l’abbiamo capito tutti, resta la fusione con Chrysler ma sembra proprio che dovremo attendere lo sbarco dell’americana sul mercato, previsto per la seconda metà del 2011, per vedere realizzato il desiderio dell’Ad Marchionne. Intanto l’azienda torinese ipotizza di far cassa con la quotazione della Ferrari, anticipando i tempi dell’Ipo, e con la cessione di Magneti Marelli a fondi di private equity. Secondo alcuni rumors la Fiat sarebbe disposta a scendere fino al 51% nel capitale della Rossa, intascando così quasi un miliardo di euro. E cosa ne sarà dell’Alfa Romeo tanto corteggiata dalla Volkswagen? L’Ad Marchionne, che in passato aveva definito questa ipotesi un “bel sogno” per i tedeschi, sembra ora disposto a cedere l’azienda “solo ad un prezzo elevato”. Il Lingotto sceglie di mantenere il riserbo schierandosi dietro a un “no comment” sulle varie ipotesi sinora fatte e scaturite da una nota di Morgan Stanley, diffusa dopo l’incontro di venerdì scorso con i vertici della casa automobilistica di Torino.